Argomento:

STRUMENTALE LO SCIOPERO NAZIONALE DEL 7 LUGLIO...

SUL CCNL PER LA MOBILITA INDETTO DALLE OO.SS. CONFEDERALI

 

 

 

 

Quella del rinnovo del CCNL è una scadenza che DEVE necessariamente appartenere ai lavoratori tutti dei trasporti; infatti, essa si inserisce in un quadro politico del paese dove è in atto un ulteriore attacco ai diritti, al salario, ai carichi di lavoro, alla rappresentanza dei lavoratori tutti e si cerca di fare ciò non solo unificando le categorie ma arrivando a proporre la totale modifica della struttura contrattuale che mira ad essere SEMPRE MENO  COLLETTIVA,SEMPRE MENO ESIGIBILE ed istituisce di fatto LE GABBIE SALARIALI! Si vuole vendere la proposta del contratto unico della mobilità come una garanzia per i lavoratori del trasporto pubblico, delle attività ferroviarie e dei servizi, appalti e collegati, ma in realtà questa proposta oltre a non avere contenuti chiari e certi non è una piattaforma.

NELL'IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA DEL CONTRATTO DELLA MOBILITA' PROPOSTO DALLE OO.SS. CONFEDERALI NON SOLO NON CI SONO CONTENUTI MA NEPPURE GARANZIE....

con lo sciopero del 7 luglio vogliono ancora una volta delega in bianco?!

DIVERSE SONO LE ESIGENZE DEI LAVORATORI: aumenti salariali realmente proporzionati al costo della vita, superamento del precariato,tutela personale ed alla salute, continuità del percorso lavorativo maturato senza interruzione o perdita di diritti pregressi in caso di passaggio ad altra azienda, riconoscimento dello status d’inidoneo con il mantenimento di una dignità professionale riconosciuta come previsto anche dall'art. 42 del nuovo Testo Unico della sicurezza, 36 ore di lavoro settimanale uguale e vincolante per tutti senza flessibilità e senza saturazione dell'orario di servizio, contenimento del lavoro straordinario, tutela dei livelli occupazionali, eguaglianza normativa ed economica per i nuovi assunti, chiara articolazione delle norme contrattuali per non lasciare possibilità ad interpretazioni di comodo, una competitività di settore trasparente e con regole certe nella quale non sia il lavoratore a pagare, professionalità nella gestione del servizio in riferimento alle reali risorse interne, ridiscutere tutte le norme riguardanti la disciplina utilizzate, sino ad oggi, in modo unilaterale dal datore di lavoro per piegare chi non si adegua al sistema produttivo in modo collaborativo,impostazione di relazioni industriali senza pregiudizi con riconoscimento di pari dignità di tutte le RSA e/o RSU con eguali diritti di agibilità sindacali, bacheche, assemblee retribuite, trattenute a ruolo delle deleghe rispettando le soggettive scelte del lavoratore.

QUINDI AL DI LA' DI COME SARA' IL PROSSIMO CONTRATTO, UNICO O MANTENIMENTO DELL'ATTUALE MODELLO, QUEL CHE E' CERTO E' SU QUESTE ESIGENZE DEI LAVORATORI CHE SI DOVREBBE SCIOPERARE!!!

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