Taxi, USB Calabria: adesione oltre il 90% allo sciopero nazionale del 21 maggio
Oltre il 90% di adesione ha avuto lo sciopero della USB TAXI CALABRIA. È stato dato un segnale importante nell’aeroporto di Lamezia Terme ma non è stato e ne sarà un evento fine a sé stesso. Lo sappia il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che proclama felicissimo l’arrivo di UBER e dell’inserimento di altre 200 licenze NCC incontrollate. È evidente che, se non ci saranno interventi correttivi, a questa protesta ne seguiranno altre mirate ad ottenere la necessaria tutela dei lavoratori del settore e dell'utenza che si rivolge a questo SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE. I tassisti sono pronti a mobilitarsi ed incatenarsi sul loro posto di lavoro se non si apre immediatamente un tavolo interlocutorio che protegga questo tipo di servizio pubblico con il Presidente Occhiuto.
Oltre ovviamente le motivazioni nazionali che ci hanno condotto a questa scelta sono riconducibili alla situazione relativamente ai decreti attuativi della Legge n.12/2019, la sospensione del confronto e al contempo le interferenze di una multinazionale famosa per l'azione spregiudicata, il timore che «UBER files» si sta in qualche maniera riaffacciando nel nostro Paese, etc. etc.
Il SERVIZIO PUBBLICO da noi svolto riveste nel territorio italiano un'importanza indiscutibile in quanto complementare e integrativo del Trasporto Pubblico Locale di linea, i guasti che l'azione di soggetti che basano la loro attività su logiche speculative a discapito del lavoro e delle garanzie per l'utenza, rendono quindi questo passaggio obbligatorio.
Ribadiamo che il servizio taxi rientra nel TPL trasporto pubblico locale, sia pure non di linea ed è soggetto ad obblighi oltre ad essere disciplinato, a livello legislativo nazionale, attraverso leggi per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea. Nulla è scontato nel servizio taxi: la doverosità delle prestazioni; la capillarità territoriale e sociale della fornitura e l'accessibilità del servizio di taxi sotto il profilo economico; l'obbligatorietà del servizio e la sua offerta indifferenziata a chiunque ne faccia richiesta; la determinazione pubblica delle tariffe e delle modalità di svolgimento del servizio; la previsione che lo stazionamento dei taxi avvenga in luogo pubblico e che il prelevamento dell'utente o l'inizio del servizio avvengano all'interno dell'area comunale o comprensoriale di riferimento.
Riteniamo che, mentre queste azioni del Presidente Roberto Occhiuto favoriscono il privato invece che migliorare il servizio pubblico. La vera lotta per contrastare l’illegalità deve iniziare nell’area antistante l’aeroporto e nella stazione FS di Lamezia Terme centrale, che sistematicamente e giornalmente stazionano persone con autovetture private e noleggiatori che nulla a che vedere con il TPL trasporto pubblico locale e né tanto meno di noleggio con conducente se svolge il proprio operato in modo consono e non stazionando perennemente davanti l’aeroporto e/o la stazione invece che in rimessa.
Temi caldi di ordine pubblico, che infiammano gli animi degli operatori, tassisti che si vedono sottratto il lavoro per cui sono preposti oltre alla riduzione di posteggi aree preferenziali nelle aree aeroportuali e stazione. A volte, i tassisti, subiscono anche angherie e minacce da parte degli abusivi mentre dovrebbe essere messo nelle condizioni di fare bene il proprio lavoro per garantire al meglio lo svolgimento del servizio.
Come USB TAXI CALABRIA abbiamo presentato un esposto al Prefetto di Catanzaro, subito accolto, dove abbiamo sollecitato che vengano effettuati gli opportuni accertamenti contro l’abusivismo, vero malaffare da combattere nel nostro territorio.
USB Taxi Calabria