TPER taglia il premio aziendale: per USB è un insulto ai sacrifici dei dipendenti del trasporto pubblico
La decisione unilaterale della direzione TPER di non pagare l’anticipo del premio aziendale è da respingere nei modi e nei contenuti. Le lavoratrici e i lavoratori non hanno responsabilità per le perdite subite in questi mesi di emergenza: le decisioni sulle riduzioni dei servizi sono state prese da istituzioni e azienda durante lo stato di emergenza, soprattutto con i successivi tagli al servizio estivo. Perché queste scelte dovrebbero ricadere sul personale di TPER? Perché nonostante i sacrifici di questi mesi nel garantire un servizio essenziale dovremmo subire ulteriori ingiustizie?
Come USB riteniamo che ad una situazione eccezionale non si possa rispondere applicando ragionamenti e indicatori di premio come nulla fosse successo ed è per questo che riteniamo giusto che l’azienda paghi comunque il premio e che si apra un tavolo di trattativa che parta dal riconoscimento della eccezionalità della situazione e dall’esigenza di rispettare la dignità e il lavoro svolto in questi mesi e nei prossimi.
Ci aspetta una stagione autunnale difficile e piena di incognite sulla tenuta del servizio in termini di sicurezza e non solo: con questa decisione l’azienda parte decisamente con il piede sbagliato aprendo una stagione di conflittualità.
USB Lavoro Privato - TPER