TPL - ACCORDO ATP VANE PAROLE VUOTE PROMESSE.
ACCORDO ATP:
VANE PAROLE E VUOTE PROMESSE
NESSUNA CERTEZZA SULLE RISORSE - NESSUNA GARANZIA SUL FUTURO
UNA VALANGA DI SE E DI MA ROTOLA SUL DIRITTO DEI LAVORATORI DI RIVEDERE RESTITUITO L'INTEGRATIVO
L'accordo raggiunto ieri tra Comuni, Città Metropolitana, oo.ss. e azienda certifica l'ennesimo rinvio a data da destinarsi del reintegro dell'integrativo e rimastica impegni già noti e puntualmente disattesi.
Lo sfrenato desiderio di tutti i soggetti responsabili della situazione attuale di poter dichiarare conclusa la vertenza ATP e coprire così un macroscopico fallimento non deve trarre in inganno i lavoratori.
· Nessuno oggi è in grado di dire se e quando verranno effettivamente recuperate risorse
· Nessuno è in grado di dire quante risorse si potranno trovare
· Città metropolitana ha detto chiaramente nell'incontro del 19 febbraio che in ogni caso deciderà quanto destinare al tpl in base allle numerose emergenze che deve affrontare a seguito della sgangherata riforma delle Province
· L'impegno (la fuga?) dei Comuni azionisti è subordinato alla presentazione di “un piano di azioni” aziendale , oggi ancora ignoto, ma che prefigura scenari preoccupanti, viste le anticipazioni di questi mesi a base di tagli ed esternalizzazioni e la prospettiva dell'applicazione dei peggioramenti normativi concessi dal nuovo CCNL .
Su questo quadro ricco solo di se e di ma, aleggia inoltre la sinistra formula “compatibilmente con l'obiettivo prioritario del mantenimento dell'equilibrio economico e finanziario” utile per giustificare ulteriori rinvii.
Ma l'aspetto decisamente più grave è la totale mancanza di garanzie sul futuro del servizio e l'assenza e il disinteresse dimostrato per ogni misura di tipo strutturale.
Un vuoto però che non ci sorprende visto che chi ha firmato l'accordo è interessato solo a portare l'azienda alla scadenza del 2017 e consegnare poi il servizio ai privati tramite la gara d'appalto. Una strategia già vista, già fallita, già sperimentata a caro prezzo in molte città d'Italia e che contrasteremo in ogni modo.
I tardivi ed insufficenti sforzi di Regione, Città metropolitana Comuni azionisti ed azienda non cancellano la montagna di errori e le pesanti responsabilità per quanto accaduto in ATP.
I pesanti sacrifici dei lavoratori sono ripagati ancora una volta con promesse e parole.
I CDA delle due (!!!!) ATP che dovevano garantire il reintegro della retribuzione e soprattutto il futuro dell'azienda hanno fallito e dovrebbero dimettersi .
La vertenza ATP non è affatto chiusa.