TPL: dopo il presidio alla sede CINSEDO rilanciare l'iniziativa!

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Si è svolto a Roma, davanti alla sede della CINSEDO, un presidio di delegati del Trasporto Pubblico Locale provenienti da numerose regioni in concomitanza con la riunione della Commissione "Infrastrutture, mobilità e governo del territorio" della Conferenza Stato Regioni

Durante la manifestazione, l'Unione Sindacale di Base ha incontrato la Presidenza della Conferenza la quale ha sottolineato la consapevolezza dell'enorme difficoltà di gestione del servizio di Trasporto Pubblico Locale a fronte dei pesanti tagli economici decisi dal governo che oltre ad impedire qualsiasi investimento nel settore potrà avere ricadute negative sia sul servizio che sui livelli occupazionali del settore.

L’USB ha ribadito che:

 

  • è necessario non legittimare l'utilizzo del denaro pubblico per pagare i debiti che le mal gestioni delle aziende, favorite dalle “caste politco-sindacali”, hanno prodotto in tutto il paese;

  • mai come in questo momento è necessario che tutte le risorse siano utilizzate per lo sviluppo al trasporto collettivo a fronte delle difficoltà economiche dei cittadini tutti;

  • vanno salvaguardati i livelli occupazionali del settore che, diversamente, andrebbero a gravare sulle già pesanti situazioni di invivibilità nei vari territori e sulla completa paralisi del servizio;

  • che in molti territori già non sono più garantiti i servizi minimi pur continuando a sperperare denaro pubblico attraverso affidamenti, privatizzazioni e irrazionali scelte di investimenti che bruciano risorse senza dare un reale risultato di quantità e qualità del servizio;


La Presidenza della Conferenza si è resa disponibile di stabilire con l' USB un rapporto di confronto su base permanente per monitorare l'evolversi di una complessa situazione che vede impegnato anche il tavolo del Ministero del Lavoro.

 

L’USB rilancia l’iniziativa per un nuovo protagonismo degli autoferrotranvieri per sconfiggere definitivamente la politica della concertazione rimettendo al centro gli interessi dei lavoratori; avviare una inversione di tendenza nelle scelte politiche sui servizi pubblici affinché si dedichino risorse per sostenere e rilanciare il trasporto pubblico, si assicuri la copertura integrale del reale fabbisogno per il suo rilancio e per il rinnovo del CCNL ormai scaduto da oltre 5 anni.