Trasporti, i controlli dei Nas confermano la fondatezza delle denunce USB. Ora investimenti per bus e personale

Roma -

I Nas confermano che le preoccupazioni di USB sono fondate, perché nei controlli a livello nazionale e nel Lazio la presenza del virus Sars-CoV-2 è stata riscontrata nei punti di maggior contatto, come mancorrenti, pulsanti e maniglie. Ciò che USB denuncia da tempo, insomma, è vero: il servizio di trasporto pubblico è strumento di diffusione del Covid-19, causa l’alta affluenza sui bus, i mancati contingentamenti, le mancate sanificazioni e igienizzazioni.

Tutto questo USB lo ha anche denunciato al TAR del Lazio, convinti che se non si adottano le giuste misure di prevenzione, gli utenti e i lavoratori del trasporto pubblico sono fortemente esposti al contagio.

La Regione Lazio e Roma Capitale non possono continuare a far finta che la situazione sia sotto controllo. Servono investimenti per controlli a tappeto e costanti su tutte le aziende di trasporto, per verificare se, come e con quale frequenza vengono effettuate le sanificazioni. Servono controlli capillari per evitare ogni forma di assembramento, soprattutto nelle stazioni e sulle vetture, ma soprattutto occorre potenziare il servizio, garantendo una maggiore frequenza.

Il palliativo dei bus Gran Turismo adibiti ai servizi di linea si è rivelato un flop, visto che quei mezzi non hanno neppure le pedane e i posti dei disabili. Come USB avevamo proposto di non utilizzarli per le linee cittadine, ma di destinarli al trasporto dei dipendenti nelle aziende con più di 30 lavoratori, fare punti di raccolta degli studenti delle scuole superiori e utilizzare i fondi messi a disposizione dal governo non per le aziende private che offrono un servizio inadeguato, ma per intensificare il servizio pubblico con l’acquisto di nuovi bus e l’assunzione di nuovo personale.

Se le amministrazioni locali si fossero attivate già nella prima fase del Covid, oggi forse avremmo già goduto di qualche risultato. E intanto le misure restrittive continuano a subirle solo i cittadini e lavoratori, per colpa dell'incapacità e l’inefficienza di chi li governa.

 

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