Trenitalia e... "LE NOZZE CON I FICHI SECCHI"

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Questo modo di dire, che significa tentare la realizzazione di grandi opere con pochissimo impegno sia economico che sostanziale, trova nella vicenda del sistema di lateralizzazione delle porte dei treni passeggeri del servizio base la sua massima espressione.

L'agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria (ANSF) ha obbligato Trenitalia a garantire su tutti i treni il blocco centralizzato delle porte di salita per aumentare la sicurezza dei passeggeri così da porre fine allo stillicidio di morti e feriti causati dal malfunzionamento delle stesse.

Nei settori di punta del trasporto ferroviario, freccia rossa, argento e bianca, questo obbligo non ha comportato alcun problema per la nostra azienda: il materiale ferroviario circolante con quelle livree è già strutturato per questa necessità essendo stato acquistato (con i denari dei contribuenti) in tempi abbastanza recenti.

Anche nel settore del trasporto regionale il problema non si pone essendo tutto il materiale circolante conforme a queste disposizioni e acquistato anch'esso con contributi delle singole regioni.

Invece per la cenerentola del trasporto passeggeri, il servizio base nazionale ed internazionale, il discorso cambia, e di parecchio.

Con un parco vetture con età media di 30 anni, e con la volontà, da parte di trenitalia, di spendere il meno possibile (….e qui ci sono i fichi secchi) stiamo assistendo, dopo tre mesi di sperimentazione ed uno di effettuazione della lateralizzazione delle porte, al fallimento di questo sistema ingegnosamente pensato per dribblare le disposizioni ingiuntive dell'ANSF senza ricorrere agli acquisti di nuove carrozze ferroviarie conformi alle norme di sicurezza.

Sotto il sole non c'è nulla di nuovo: con i soldi delle nostre tasse (gli evasori non le pagano!) hanno costruito linee super veloci dove far correre i treni comprati con gli stessi soldi, mentre i treni per il trasporto sociale non meritano bilanci milionari, e se questo comporta un abbassamento dei livelli di sicurezza del trasporto viaggiatori, azienda, governo e sindacati sono pronti a rispondere: “....è il mercato bellezza! E tu non puoi farci niente! ...”

Questa visione del mondo dove chi ha può fare ciò che vuole e chi non ha deve solo pagare per rendere più confortevole il mondo dei primi, non fa parte della nostra idea di giustizia sociale.

Chiamiamo tutti i ferrovieri ad impegnarsi per aumentare la sicurezza nel trasporto ferroviario, a bloccare il micidiale gioco aziendale di scaricare sulle spalle di capitreno e macchinisti le responsabilità penali e civili, derivanti da norme (deif e peif) che cercano di sopperire all'ovvia inconsistenza tecnologica applicata al sistema di lateralizzazione con l'individuazione in queste figure professionali dei capri espiatori di qualsiasi falla del sistema.

Lavoriamo per rendere più sicuro e più giusto questo settore del trasporto pubblico chequesta azienda e questi sindacati vogliono invece affossare.