USB a fianco dei compagni del CALP di Genova. Le intimidazioni non fermeranno la lotta contro il traffico d’armi, il movimento antifascista e l’azione sindacale nel porto
Un gruppo di “storici” attivisti del movimento antifascista genovese, conosciuti da anni per le lotte contro l’utilizzo del porto per il trasporto di armi utilizzate nello Yemen contro la popolazione civile, è fatto oggetto di un’azione intimidatrice da parte della questura e della magistratura. Proprio nel mandato di perquisizione si parla della straordinaria mobilitazione contro la famigerata “nave delle armi” in riferimento a scioperi e manifestazioni organizzati dal CALP in occasione del suo arrivo nel Porto di Genova.
È molto grave il messaggio che queste intimidazioni vogliono trasmettere, anche perché la caratteristica particolare di questi attivisti è che da anni sono impegnati nella vita della città proprio a partire dalla loro condizione di lavoratori del porto. Un punto di forza che evidentemente spaventa e al quale si vorrebbe mettere la sordina, forse anche in considerazione che da alcuni mesi hanno costituito l’USB dentro il porto.
Genova ha bisogno di compagni e di lavoratori come Rosario, Christian, Michele, José e Riccardo e della loro determinazione a portare avanti battaglie che sono un patrimonio da salvaguardare e alimentare. L'Unione Sindacale di Base esprime piena e convinta solidarietà ai compagni del CALP ed è pronta a sostenere con la mobilitazione e l’iniziativa legale la difesa di questi compagni.
Unione Sindacale di Base