USB: accordi rinnegati, mercoledì 26 nuovo sciopero di Interporto Servizi Cargo Nola

Nola -

L’Unione Sindacale di Base proclama per mercoledì 26 febbraio 24 ore di sciopero all’Interporto Servizi Cargo di Nola. La decisione nasce dal sistematico rifiuto di ISC di confrontarsi con USB nonostante il 9 ottobre 2019 fosse stato siglato un accordo – dopo diversi scioperi – con il quale USB si impegnava a sottoscrivere il contratto di 2° livello e ISC si impegnava a fornire le risposte sulle problematiche sollevate da USB.
Da allora ISC, forte del fatto che le altre sigle complici (raggruppate non raggiungono gli iscritti della sola USB) firmano tutto ciò che viene loro sottoposto: per esempio 13 ore di lavoro giornaliere e 11 ore di lavoro notturno, nessuna garanzia sui turni, la facoltà dell’azienda di cambiare il turno a piacimento. Di CCNL di riferimento (ovvero della Mobilità) neanche a parlarne. Anche il contratto di 2° livello scaduto da mesi è lontano dall’essere rinegoziato. Trasferimenti e avanzamenti di carriera sono fatti in base alle tessere sindacali. Viene permesso a ISC di impiegare macchinisti pensionati ex Trenitalia così come dirigenti ex di Trenitalia, togliendo lavoro ai giovani.

Queste sono le relazioni portate avanti da quei “sindacati” nati dalle lotte dei macchinisti che hanno così annullato la propria storia e vanificato anni di lotte. La loro doppia morale emerge quando a livello nazionale pretendono maggiori tutele nelle aziende private di trasporto ferroviario, al punto da chiedere le stesse condizioni contrattuali applicate dal Gruppo FS.
ISC, controllata dall’Interporto Campano che opera a livello nazionale, oltre ad avere in programma un innovativo servizio sulla linea Alta Capacità/Velocità, si è aggiudicata la gara del Ministero della Difesa per il trasporto/spedizione su ferrovia, in ambito nazionale ed internazionale, di materiali e mezzi delle Forze Armate con servizi/prestazioni accessorie, grazie a un forte ribasso d’asta. Tanto il conto lo pagano i lavoratori.
USB sottolinea che ai lavoratori di Interporto Servizi Cargo viene applicato un contratto di lavoro (scaduto e spesso disatteso) non di settore e di gran lunga peggiorativo rispetto alle altre imprese ferroviarie italiane, creando una vera e propria condizione di dumping. Situazione inaccettabile visti i trend più che positivi registrati dal 2015 ad oggi!
Nonostante i tentativi aziendali volti a dividere i lavoratori, il fronte rimane compatto e sempre più determinato a raggiungere gli obbiettivi prefissati. USB Lavoro Privato si vede costretta ad iniziare nuove giornate di lotta e, se costretti, la vertenza proseguirà con altre azioni nel caso non venisse riscontrata una chiara inversione di tendenza da parte di ISC verso le rivendicazioni volte a contemperare gli interessi dei lavoratori e i livelli di produzione aziendali.
                                                                    

USB Lavoro Privato Campania