USB aveva ragione: anche il tribunale di Tempio dichiara illegittimi i licenziamenti di Meridiana Fly

Olbia -

Sabato 11 gennaio sono arrivate le prime e attese sentenze di primo grado emesse dal Tribunale di Tempio Pausania che dichiarano l’illegittimità dei licenziamenti comminati grazie all’accordo quadro del 2016 per un primo gruppo di 21 lavoratori, accogliendo le istanze dell’Unione Sindacale di Base sull’unicità aziendale tra l’allora Gruppo Meridiana Fly e AirItaly.

Queste sentenze sono di particolare importanza perché riformano l’ordinanza sommaria di senso contrario emessa nell’agosto 2017 dallo stesso tribunale, allineandone l’orientamento a quanto già espresso dai tribunali di Cagliari, Busto Arsizio e dalla Corte di Appello di Milano.

Il dato vero è che USB aveva ragione: la condizione di unicità del Gruppo era evidente, suffragata dai fatti e non permetteva la gestione “dualistica” delle due società, tantomeno delle procedure di mobilità e di licenziamento, come invece ostinatamente portato avanti dall’allora dirigenza Meridiana.

La storia ci ha dato ragione non solo nelle aule dei tribunali ma anche sul terreno della realtà di una compagnia ridotta all’ombra di sé stessa; è più che mai evidente che il vero obiettivo di quell’accordo sbagliato non era il rilancio di Meridiana ma il licenziamento mirato della parte più anziana, meno disposta ad accettare imposizioni e più sindacalizzata.

Per questo il nostro monito va a tutti quei sindacati, per i quali basta citare il Don Abbondio dei Promessi Sposi, e verso quelle istituzioni, dalla regione Sardegna ai ministri Bellanova e Delrio, che non difesero i lavoratori ma si limitarono ad accettare la linea aziendale, nonostante le nostre reiterate proteste e in cambio del nulla. Assumersi la responsabilità di quello che non si è voluto fare e degli enormi errori di valutazione commessi nel 2016 sarebbe a nostro avviso il primo e doveroso passo per aprire una stagione nuova.

Purtroppo il cerchio non è ancora chiuso dato che decine di lavoratori Meridiana sono tuttora in attesa di vedere la loro causa riassegnata a un nuovo giudice a Tempio Pausania dopo il passaggio del Giudice Busico al Tar.

Noi riteniamo che questo sia il momento in cui l’azienda deve assumersi le sue responsabilità: invece di ostinarsi a presentare ricorsi persino in Cassazione, colga l’occasione per chiudere la più vergognosa pagina della sua storia pluridecennale, avviando un nuovo piano industriale questa volta fatto di nuovi aerei, di nuove rotte e di occupazione, dando risposta ai lavoratori e ai territori e non più ai propri studi legali. Perché tutto questo non accada mai più a nessun dipendente di AirItaly! 

Questo risultato è dovuto all’intuizione e alla preparazione del compianto avvocato Alessandro Meloni e degli avvocati Sergio Galleano, Enzo De Michele e Federico D’Elia, che ne hanno raccolto il testimone con la medesima passione che va oltre la semplice e indubbia professionalità. 

E’ anche e soprattutto il risultato del coraggio e della tenacia di centinaia di lavoratori, inclusi coloro che sono stati reintegrati nel 2018 e 2019, che non hanno mai mollato nonostante tutto nel rivendicare i loro diritti. E’ per noi un vero privilegio averli rappresentati e supportati.

Ad Alessandro va il nostro pensiero più forte per l’avvocato, l’amico, il compagno di viaggio che oggi ci manca più che mai. 

 

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato – Trasporto Aereo