USB: il 2 ottobre sciopero 24 ore di tutto il trasporto aereo
Nonostante le ripetute denunce che da anni USB ha inoltrato ai vari governi che si sono succeduti, la situazione del trasporto aereo italiano si aggrava sempre di più. Non solo Alitalia affronta il secondo fallimento della sua storia dopo anni di infinita ristrutturazione, mentre gli altri vettori o sono scomparsi o sono ridotti ai minimi termini, ma la crisi ormai bussa prepotentemente alle porte di TUTTI gli aeroporti italiani, trasformati in centri di precarietà con le maestranze massacrate dalle politiche degli appalti e subappalti.
Anche i livelli di salute e sicurezza sul lavoro sono ormai intaccati da una spinta verso la produttività sfrenata unita alla pressione fortissima ad abbassare i costi fino all'impossibile.
Una tonnara che non risparmia nessuno: dagli addetti diretti, a quelli dell'indotto per finire a quelli impiegati negli esercizi commerciali vittime ormai quotidiane di bandi di gara senza la minima tutela sociale
Eppure questa situazione appare ancor più insostenibile alla luce dell'incremento a due cifre registrato quest'anno del traffico aereo in tutti gli aeroporti nazionali; un mercato che vale poco meno di 29 miliardi di euro ma che rimane solo per il 15% all'industria nazionale.
Il Governo e le istituzioni, finora intenti solo a elargire ammortizzatori sociali, hanno il compito di affrontare alla radice le cause di una situazione così disastrosa in un settore dove - invece - ci sarebbe posto per tutti.
USB Lavoro privato chiede:
• la nazionalizzazione delle ziende strategiche, senza più svenderle all'operatore estero di turno;
• l'emanazione una riforma di sistema che imponga regole uguali per tutti gli operatori, a salvaguardia della sicurezza delle operazioni e del rispetto delle leggi italiane, tagliando l'odioso sistema del dumping e degli appalti e subappalti.
• Operare sul riequilibrio della filiera del trasporto aereo evidentemente fuori controllo, dove le gestioni aeroportuali si arricchiscono, le compagnie low cost tuttora usufruiscono di finanziamenti aeroportuali, mentre le società di handling e i vettori nazionali si trovano costantemente senza ossigeno.
Queste sono le nostre richieste alla base dello sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto aereo italiano indetto per il prossimo 2 ottobre, un momento decisivo che cade tra la svendita di Alitalia, la decisione sull'ingresso delle cooperative volute da Ryanair a Milano, le esternalizzazioni in tutti gli aeroporti.
E' l'ora di prendere quelle decisioni fondamentali per il futuro di migliaia di lavoratori.
USB Lavoro Privato