USB Taxi convocata in prefettura a Roma, ma senza elementi concreti. Sciopero di martedì 23 confermato

Roma -

Si è da poco conclusa una convocazione celere da parte della Prefettura di Roma.

All'incontro era presente anche un rappresentante dell'Amministrazione in delega del Sindaco e dell'Assessore alla Mobilità di Roma Capitale che per precedenti impegni non potevano presenziare.

La convocazione verteva sulle motivazioni dello sciopero e sulla disponibilità a revocarlo o ridurlo.

Ovviamente vista l'assenza di qualsiasi elemento concreto siamo rimasti fermi sulla nostra decisione.
Tra l'altro anche l'ipotesi "riduzione dell'orario" ci è sembrata inaccettabile viste le già notevoli limitazioni riguardo il diritto di sciopero che subiamo in quanto servizio pubblico essenziale.

In un primo intervento abbiamo ribadito una serie di elementi che da troppo tempo sono stati disattesi dall'Amministrazione

  1. Aggiornamento ISTAT della tariffa.
  2. Applicazione piena dell'articolo 29 in tutti e due i commi.
  3. Sospensione a seguito della catastrofica situazione del traffico di tutte le tariffe predeterminate.
  4. Una serie di elementi "minori" come ad esempio la composizione della Comm. Consultiva e diversi altri aspetti.

Sostanzialmente il rappresentante Comunale non ha potuto obbiettare nulla alle nostre osservazioni, se non che l'Amministrazione è disposta a parlare con chiunque (TAXI, NCC e non si sa chi altro), salvo poi essere inconsistente rispetto ai fatti. Ha anche cercato timidamente di affermare che la mancata applicazione dell'articolo 29 era riconducibile ad una legge vecchia, cosa che ovviamente abbiamo contestato agevolmente. La realtà è che questa Amministrazione continua a prendere tempo su tutto, Tariffa compresa, negando di "sapere" che l'articolo 31 quello sulla tariffa, identifica in due procedimenti distinti l'aggiornamento ISTAT e la rimodulazione tariffaria, così come è evidente che il NCC ormai fa praticamente un servizio da piazza con la possibilità di determinarsi (loro si) la tariffa.

La nostra replica ha sostanzialmente messo fine alla discussione in quanto a fronte dell'esposizione di una lunga serie d'inadempienze del regolamento per quello che riguarda i doveri del Comune, il rappresentante non ha avuto più alcun elemento a cui appellarsi.

In conclusione la Prefettura ha chiesto comunque se eravamo disponibili a ridurre o spostare lo sciopero, come USB-Taxi abbiamo viceversa ribadito che anche quest'incontro in parte dimostra la necessità di una risposta forte dei lavoratori e che se il Comune intende procedere con queste modalità, alla protesta del 23 gennaio seguiranno altre iniziative. Ricordando anche che già a ottobre 2022 abbiamo inviato un esposto alla procura della Repubblica preavvisando che in relazione a ciò a breve aggiungeremo altri elementi.

Dobbiamo far valere i nostri DIRITTI senza alcuna esitazione o peggio senza "chinare la testa".

Ribadiamo che i motivi per scioperare il 23 gennaio ci sono tutti, resta da capire chi ci è rimasto che vuole ancora dar credito alle affermazioni, senza alcun elemento concreto della Amministrazione.

Noi zitti non ci stiamo, nessun passo indietro.

 

#iomidifendo

#damosedafa

 

USB-TAXI