Venerdì 11 giugno SCIOPERO di 24 ore del trasporto pubblico locale

per non pagare noi la crisi, per un rinnovo dignitoso del CCNL

Roma -

Il Governo ha approvato, in ossequio alle direttive dell’Europa dei padroni, una manovra finanziaria da oltre 25 miliardi che ricadrà tutta sulle spalle di chi in questi ultimi 20 anni ha sopportato i sacrifici imposti dai vari governi che si sono succeduti su noi lavoratori; una manovra del Governo che, se non contrastata, aggraverà la situazione di crescente disagio che i lavoratori autoferrotranvieri stanno vivendo per il mancato rinnovo del CCNL determinato anche dalla cronica carenza di risorse.

Il 26 maggio Asstra, Anav, Ancp e Federtrasporto hanno presentato una nuova proposta, che qualcuno (leggi Confederali) ritiene rappresenti un passo avanti positivo, una proposta che continua a focalizzarsi sui quattro punti che stanno loro a cuore riferiti a “Relazioni Industriali, Campo di Applicazione, Decorrenza e Durata e Assetti Contrattuali riferiti alla complessa questione che disciplina il mercato del lavoro” puntando ad apportare modifiche fortemente peggiorative all’attuale già pesante sistema.

Nel frattempo continua a non esserci alcuna disponibilità sulla parte economica, nemmeno riferita almeno all’anno 2009 così come richiedono timidamente i confederali, e si prospetta pesantemente la possibilità che si parli di blocco degli Stipendi per i prossimi tre anni anche per gli autoferro… se equiparati ai lavoratori pubblici.

ORMAI ABBIAMO IMPARATO BENE COME SI PROCEDE NELLA POLITICA “DEI TAGLI”, OGGI ATTACCANO I LIVELLI OCCUPAZIONALI E I SALARI DI UNA SPECIFICA CATEGORIA DI LAVORATORI, DIVIDENDOLI, POI SI PASSA A TUTTI GLI ALTRI.


Oggi tocca ai lavoratori degli enti pubblici, agli eterni precari che speravano da anni ad una stabilizzazione del lavoro e che invece si ritrovano a incrementare il popolo dei disoccupati; scuola e sanità smantellati; età pensionabile sempre più lontana, pensionati sempre più poveri e ricattati; utilizzo del così detto “collegato al lavoro” per mettere una pietra tombale ad ogni legittima aspettativa dei lavoratori; cancellazione del diritto dello sciopero per “tarpare le ali” ad ogni legittimo conflitto.

RESPINGIAMO IL PESANTE ATTACCO ALLE NOSTRE CONDIZIONI NORMATIVE ED ECONOMICHE RICERCATO E VOLUTO ATTRAVERSO LOGICHE CONCERTATIVE!!!

L’11 GIUGNO il Tpl SCIOPERA PER

  • Un immediato rinnovo del CCNL e un aumento salariale che riadegui veramente i salari al costo della vita;

  • Far pagare il conto ai veri responsabili la crisi … non essendo più disposti a pagare noi;

  • Pretendere che le indennità aziendali esistenti rimangano fisse e vengano adeguate al costo della vita;

  • Ridurre “gradualmente“ l’orario di lavoro per tutti i lavoratori, in modo da creare nuova occupazione;

  • Affermare che - nella definizione dei turni di lavoro e dei programmi d’esercizio - le “esigenze aziendali” non devono prevalere e prevaricare quelle dei lavoratori;

  • Respingere la pretesa delle aziende di esigere prestazioni straordinarie obbligatorie;

  • Rivedere, aumentandoli, i compensi economici relativi alla diaria e al concorso al pasto;

  • Riscrivere il trattamento economico di malattia, in modo di tutelare maggiormente i lavoratori che si ammalano ed eliminando l’obbligo alla reperibilità in caso d’infortunio.