Venerdì 9 aprile i ferrovieri scioperano ancora per la difesa delle tutele contrattuali e per la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori delle attività ferroviarie
Finalmente le forze sindacali della manutenzione infrastrutture di RFI si compattano per un'azione di sciopero nazionale sui temi centrali della crisi organizzativa del settore. Una presa d'atto della necessità di mobilitare i lavoratori a difesa delle loro tutele per la salute e la sicurezza sul lavoro e dei loro diritti contrattuali, così duramente messi in discussione dal protrarsi di politiche organizzative ultra privatistiche e fallimentari sia sul piano operativo che nella garanzia dell'armonizzazione tra obiettivo produttivo e impianto dei diritti effettivi dei lavoratori del settore stesso.
Una presa d'atto che non può non essere allo stesso tempo disponibilità a rivedere l'intero insieme del sistema di contrattazione con le aziende di RFI: nelle modalità e nei contenuti; e dunque a ripartire dalle assemblee dei lavoratori e da concrete ipotesi sindacali per un reale riequilibrio dell'organizzazione produttiva rispetto alle priorità di garanzia per la salute, la sicurezza, i diritti economici e professionali dei lavoratori interessati.
Una disponibilità che non può non essere anche leale autocritica su una stagione di contrattazione che ha visto l'affermazione e il consolidamento di logiche derogatorie e di deregolamentazione contrattuale su istituti centrali come l'orario di lavoro e i riposi giornalieri e settimanali, di taglio ai posti di lavoro e di banalizzazione professionale delle mansioni del settore; una stagione che ha favorito la crescita esponenziale degli appalti all'impresa privata e ha trascinato verso il basso l'insieme delle garanzie per i lavoratori delle attività ferroviarie, esponendoli innanzitutto agli effetti concreti di altrettanta crescita di rischi e pericoli sul lavoro.
Logiche derogatorie e di deregolamentazione che caratterizzano la annosa serie di accordi nazionali e soprattutto territoriali con cui si è giocata la carta padronale della stretta su tutele e diritti dei lavoratori del settore: a partire dal rinnovo contrattuale con aumento dell'orario di lavoro a 38 ore, passando per la riorganizzazione del 2015 in cui sono stati persi centinaia di profili di Tecnico della manutenzione e sancita la logica della banalizzazione professionale, fino alla sequenza di accordi nelle varie DTP per la riduzione sistematica del riposo minimo giornaliero e settimanale, per l'incremento spropositato delle prestazioni lavorative notturne, addirittura per l'esigibilità aziendale di prestazioni straordinarie programmate nel mese: insomma tutte le cause che oggi presentano il conto sull'insieme effettivo delle condizioni di lavoro nella manutenzione infrastrutture di RFI.
Con queste premesse USB ha proclamato per venerdì 9 aprile prossimo il secondo sciopero 2021 dei lavoratori della Manutenzione Infrastrutture della DTP Roma (in prosecuzione della vertenza contro gli accordi territoriali di gennaio e febbraio scorsi), e ha invece aderito alla proclamazione unitaria nazionale delle altre forze sindacali, nella certezza del valore dell'unita dei lavoratori e della proposta di alternativa sindacale di cui è promotrice sugli impianti di lavoro come sui tavoli di contrattazione territoriali.
Contro gli attacchi al diritto alla salute e alla sicurezza, per il miglioramento delle condizioni generali di lavoro: venerdì 9 aprile 2021 sciopero di 8 ore dei ferrovieri della manutenzione infrastrutture di RFI (seguiranno indicazioni specifiche per l'effettuazione)
Unione Sindacale Di Base Lavoro Privato - Attività Ferroviarie