VERTENZA ALITALIA

 

 

 

Mentre Air France-Klm si dichiara indisponibile a salvaguardare l’integrità

della ex-Compagnia di Bandiera italiana e conferma quasi 5000 tagli occupazionali

 

 

 

 

PRODI TENTA DI SCARICARE SUL SINDACATO IL FALLIMENTO DI UN NEGOZIATO CHE HA SCONTATO LA COLPEVOLE LATITANZA E L’INDIFFERENZA DEI GOVERNI CHE SI SONO SUCCEDUTI SOLO FACENDO RITORNARE IN ALITALIA TUTTE LE ATTIVITÀ E TUTTI I LAVORATORI DI AZ SERVIZI

SI TUTELA IL FUTURO DELLA NOSTRA CATEGORIA: UNA PROPOSTA DA SEMPRE SOSTENUTA DALLA CUB TRASPORTI CHE I LAVORATORI CON LE LOTTE HANNO IMPOSTO AL TAVOLO DELLA TRATTATIVA

 

Cosa avrebbe dovuto fare il sindacato se non articolare una proposta che tenta di garantire l’integrità della ex-Compagnia di Bandiera ed il futuro dei lavoratori di AZ Fly e di AZ Servizi?

 

Cosa avrebbe dovuto fare il sindacato se non accogliere le rivendicazioni dei lavoratori e di riproporre il superamento dello smembramento tra Alitalia e Az Servizi?

 

ALTRO CHE PERIMETRO AZIENDALE. ALTRO CHE CREAZIONE DI SOCIETÀ PIÙ O MENO PARTECIPATE DA ALITALIA.

 

LA CUB TRASPORTI LO SOSTIENE DA SEMPRE!

 

Non esistono licenziamenti, sacrifici e rinunce che tutelino il futuro della categoria e della ex-Compagnia di Bandiera: è solo una questione di scelte e di volontà politica.

 

Il problema non è nei lavoratori o nel costo del lavoro. È invece imprescindibile avviare il rilancio della nostra Compagnia, un obiettivo conseguibile sole se prima si defenestra gran parte del management AZ, cresciuto nel sottobosco del clientelismo e del parassitismo delle lottizzazioni politiche.

 

Non è sulla pelle dei lavoratori che può essere ceduto il ricco mercato del Trasporto Aereo nazionale su cui, peraltro, in molti vogliono mettere le mani con la certezza di poter incassare lauti guadagni.

 

ORA LA PAROLA PASSA ALLA POLITICA

 

Dopo anni di “distrazione” della politica e di promesse elettorali i nodi arrivano al pettine: solo un intervento serio e concreto riuscirà a tutelare il futuro di migliaia di lavoratori e a salvaguardare un intero asset strategico.

E’ ancora possibile riuscire a garantire l’integrità ed il rilancio di Alitalia

 

Non è più accettabile che il nostro Paese continui a subire il diktat di imprenditori italiani e stranieri: lo Stato ha il diritto ed il dovere di svolgere il ruolo di investitore pubblico, intervenendo per risanare un settore dalle “uova d’oro” che gli errori e la malagestione hanno pesantemente compromesso.

 

Il fallimento di tutti i piani elaborati e delle trattative di “mercato” sono sotto i nostri occhi.

Riuscirà ora la Politica e il Sindacato a fare scelte che tutelino il lavoro e gli interessi del paese?

 

È ancora possibile rimediare agli errori del passato.

Se non sarà così saranno solo svendite e tradimenti…

 

I LAVORATORI E LA CUB TRASPORTI SEGUIRANNO LE EVOLUZIONI DELLA VERTENZA CON LA MASSIMA ATTENZIONE E CON LA NECESSARIA DETERMINAZIONE A TUTELARE IL FUTURO DI TUTTI I LAVORATORI IN ALITALIA