Vertenza Alitalia UN PASSO AVANTI ED UNO INDIETRO?
L’incontro Governo-9 sigle termina con:
una nota dell’esecutivo insignificante e priva di un pronunciamento serio e concreto che assicuri la continuità aziendale e garantisca l’esito della trattativa con Air France-Klm;
un comunicato sindacale in cui NON VIENE CHIARAMENTE RIBADITA la proposta di integrità aziendale avanzata ad Air France-Klm (…conferimento delle azioni di Fintecna ad AZ e reinternalizzazione di AZ Servizi nella ex-Compagnia di Bandiera!) e che i lavoratori stanno sostenendo con le lotte.
Ieri si è conclusa un’altra significativa giornata di mobilitazione dei lavoratori di terra della ex-Compagnia di Bandiera che hanno manifestato contro la volontà di scaricare ed espellere da Alitalia circa 3000 colleghi (…oltre ai 2200 esuberi annunciati!) e contro il suo ridimensionamento.
A seguito di una tardiva convocazione delle 9 sigle da parte del Governo, peraltro invitate a Palazzo Chigi senza alcuna chiarezza sull’obiettivo del confronto “pre-elettorale”, tutto resta rinviato al dopo elezioni e alle decisioni della nuova maggioranza.
Resta ancora inspiegabile la ragione per cui il fronte sindacale non abbia voluto presentare e/o confermare in modo esplicito e chiaro il contenuto della nota unitaria rappresentata ad Air France-Klm, sulla quale i lavoratori hanno trovato la giusta e auspicata unità (…a parte i 200 convocati dalla dirigenza sul piazzale della Magliana!).
UN PASSO AVANTI ED UNO INDIETRO?
Mentre resta ancora oscuro il gioco di palazzo per cui il Ministro Padoa Schioppa stia tentando di favorire il definitivo smembramento di AZ nonchè di silurare la proposta di reinternalizzazione concepita in ambiti governativi, fatta propria dal sindacato e avallata da Fintecna (…cioè proprio dal Ministero del Tesoro!) e da Prato-Alitalia, riteniamo indispensabile ed irrinunciabile il sostegno senza ambiguità da parte delle altre 9 sigle al progetto di integrità aziendale (…ALTRO CHE PERIMETRO!): una risposta irrinunciabile alle intenzioni di Air France-Klm di voler scaricare il prezzo delle sinergie industriali sui lavoratori italiani.
Puntare ad imbarcare solo a metà (…cioè nel perimetro al 51%) in Alitalia i circa 3000 lavoratori rimasti in AZ Servizi è pericoloso e inutile. Di fatto sarebbe un altro avallo al processo di taglio degli organici e di destrutturazione della ex-Compagnia di Bandiera che a breve travolgerà anche il restante personale di terra e di volo.
E’ URGENTE ED IRRINUNCIABILE APRIRE LE ASSEMBLEE
IN TUTTA LA CATEGORIA E NELL’INTERO TRASPORTO AEREO
L’attacco che stanno subendo i lavoratori di Alitalia si trasferirà presto all’intero Trasporto Aereo.
La sciagura che sta colpendo migliaia di colleghi di Malpensa è solo l’anticipo.
E’ URGENTE UNA RISPOSTA GENERALE
Aspettare ancora non serve: lascia spazio solo a chi sta operando per dividere i lavoratori.
Non è possibile che le 9 sigle ripetano l’errore già commesso in Alitalia: aspettare l’ultimo minuto utile per organizzare una RISPOSTA GENERALE rischia di pregiudicare l’esito della partita.
Altra strada non c’è: lo dimostra la storia e la vertenza che stiamo vivendo.
UN’ALTRA SCELTA È POSSIBILE: LO STATO DEVE INVESTIRE!
Basta con la irresponsabile minaccia del fallimento
E’ IN BALLO IL FUTURO DELL’INTERO TRASPORTO AEREO
LA POLITICA DEVE ESSERE CHIAMATA A RISPONDERE DELLA SITUAZIONE
11 aprile 2008 Cub Trasporti