Vertenza lavoratori alessandria
fattori di rischio e disservizi nella erogazione servizio di trasporto
pubblico per carenza manutentiva veicoli ARFEA
e sospensione immediata conducente
La scrivente O.S. informa i destinatari in indirizzo che in data 9 luglio u.s. un conducente dell'azienda ARFEA
operante sulla linea Alessandria/Altavilla M.to, verso le ore 11,30 trovandosi in località Quargnento, nei pressi del
cimitero, è stato colto da malore a causa dell'alta temperatura a bordo dell'autobus assegnatogli targato CV775MA
provocata dal non funzionamento dell'impianto di climatizzazione.
Responsabilmente il conducente sospendeva il servizio informando tempestivamente il proprio superiore
gerarchico per la necessaria sostituzione e richiedeva l'intervento di soccorso sanitario.
In risposta a questo atto di responsabilità l'azienda ARFEA rispondeva con l'invio sul posto di proprio personale
incaricato che non si premurava delle condizioni di salute del conducente ma solo della ripresa del servizio.
Infatti, il conducente dell'autobus, che era rimasto fuori dall'autobus seduto per terra ad una distanza di 30
centimetri circa dal mezzo all'altezza della ruota posteriore sinistra in stato di malessere, ha constatato la celerità
dell'incarrozzamento dei passeggeri ad opera degli incaricati ARFEA sopraggiunti ed un rapido riavvio della corsa
dovendo restare per altri 15 minuti in attesa, da solo e senza alcuna assistenza di personale ARFEA, dell'arrivo del
soccorso sanitario con ambulanza.
Al pronto soccorso veniva prescritta una prognosi di 3 giorni di infortunio.
Questo episodio dimostra la necessità, particolarmente in questo periodo di temperature climatiche elevate, di
verifica sul funzionamento dei dispositivi di climatizzazione dei mezzi ARFEA che in buona misura difettano della
necessaria manutenzione.
Ma ciò che rende ancor più condannabile l'atteggiamento ARFEA in questa vicenda è l'atteggiamento
persecutorio, provocatorio e di intimidazione nei confronti del conducente che sospendendo il servizio per malessere
ha compiuto un atto di responsabilità finalizzato a garantire la sicurezza di esercizio come priorità nella erogazione del
trasporto pubblico.
Infatti, allo stesso conducente l'azienda ARFEA ha fatto pervenire, con raccomandata a mano consegnata da tre
incaricati (non uno) alle ore 8 in data odierna, presso il domicilio del lavoratore:
· una lettera di contestazione in cui gli si addebita di avere “abbandonato il servizio, il mezzo aziendale e,
con esso, i passeggeri ...”;
· una lettera di comunicazione di “sospensione cautelare” con decorrenza immediata e l'avvio di una
“inchiesta disciplinare per stabilire le precise responsabilità”, e ciononostante vi sia una regolare
refertazione medica di pronto soccorso che giustifica l'interruzione di servizio con l'apertura di uno stato di
infortunio. Nella medesima lettera si prefigura l'applicazione dell'articolo 45 del Regio Decreto n° 148 del
1931 che prevede espressamente il licenziamento.
Federazione Trasporti
delle
Rappresentanze Sindacali di Base
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Entrambe le lettere sono a firma del Direttore di Esercizio ARFEA, Francesco Franco, che avrebbe dovuto
attivarsi con opportuna celerità nella messa a norma del parco veicoli aziendale piuttosto che accanirsi in maniera
provocatoria ed intimidatoria nei confronti di un proprio dipendente vittima della trascuratezza manutentiva.
La scrivente O.S. informa che in ARFEA non esiste un metodo certificato di rilevamento e comunicazione guasti
e anomalie dei mezzi aziendali al settore tecnico, tale da consentire la programmazione di un efficiente servizio di
manutenzione ed evitare che mezzi difettosi vengano tenuti in servizio per lunghi periodi di tempo.
In riferimento a quanto sopra esposto la scrivente O.S. chiede ai destinatari in indirizzo, ognuno per le proprie
specifiche competenze, di attuare un autorevole e risolutivo intervento al fine di:
· disporre per l'immediato reintegro in servizio del lavoratore infortunatosi nella circostanza oggetto della
presente facendo recedere ARFEA dalla intimidatoria “sospensione cautelare”;
· disporre per l'istituzione in ARFEA di un metodo certificato di rilevazione e comunicazione di guasti e
anomali dei mezzi aziendali finalizzato alla programmazione di una efficiente manutenzione del parco veicoli;
· disporre una inchiesta-verifica delle condizioni di efficienza del parco veicoli ARFEA finalizzata a garantire i
parametri di qualità e sicurezza nella erogazione del servizio di trasporto pubblico previsti dal Contratto di
Servizio stipulato dalla Provincia di Alessandria;
· disporre per il fermo veicolo ARFEA targato CV775MA, utilizzato dal conducente infortunatosi, almeno fino
a quando non verrà sottoposto al necessario intervento manutentivo, al fine di evitare il ripetersi di danno alla
salute dei lavoratori e l'abbassamento dei parametri di qualità del servizio erogato con contestuali ed
inevitabili disservizi;
· disporre affinché il Direttore all'Esercizio ARFEA cessi immediatamente dall'attuare pratiche intimidatorie e
di vero e proprio terrorismo psicologico, abusando del proprio grado gerarchico, nei confronti del personale
subalterno. Tale comportamento è perseguito, tra l'altro, ai sensi dell'articolo 42, punto 19 dell'Allegato A) del
Regio Decreto 148/1931, di cui si chiede applicazione.
Considerando che se tra il personale dipendente ARFEA dovesse passare il principio che, in condizioni
psicofisiche non idonee allo svolgimento del proprio turno, prima di preoccuparsi delle proprie condizioni di salute e
delle gravi conseguenze che ne potrebbero derivare in termini di sicurezza nella erogazione del servizio, debbano
preoccuparsi delle conseguenze disciplinari che l'arbitrio aziendale dovesse determinare, in tal caso verrebbero
gravemente compromessi i fattori di sicurezza e qualità del servizio di trasporto collettivo erogato da ARFEA.
Restando in attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro la scrivente O.S. porge distinti saluti.
PER LA SEGRETERIA
FEDERAZIONE R.d.B. USB TRASPORTI PIEMONTE
(LEONARDO
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