Via al confronto sulla newco Alitalia, USB: nessuno dovrà essere escluso

Roma Fiumicino -

Nella mattinata di oggi si è svolto in audio e videoconferenza il primo incontro convocato dal ministro Patuanelli, alla presenza dei ministri De Micheli e Catalfo, sul tema Alitalia e della newco pubblica alla luce di quanto contenuto nel decreto “Cura Italia”.

Il Mise ha annunciato la costituzione di una nuova società per Alitalia acquisita dal Mef come previsto dal decreto. La newco sarebbe inizialmente prevista con un perimetro molto ridotto di macchine e addetti necessario per la fase di emergenza, per essere pronti subito a cogliere le opportunità del mercato non appena questo si riprenderà. Un aspetto che ci ha portato a esprimere preoccupazioni e a sospendere il giudizio su tutto il progetto.

 

La ministra De Micheli ha evidenziato gli aspetti più tecnici riguardo le autorizzazioni in Europa per ridefinire le regole essenziali al corretto sviluppo della compagnia, mentre l’intervento del commissario Leogrande ha fatto intendere che la nuova società sarà costituita nei tempi più rapidi possibili.

 

L’incontro proseguirà in una nuova convocazione lunedì 30 marzo prossimo, specifica sui primi passi per la newco, mentre è slittata a domani la convocazione per discutere della cassa integrazione richiesta dall’azienda a fronte del corposo calo di attività.

Tra gli argomenti trattati, anche il tema del FdS di cui occorrerà verificare la capienza anche se per il 2020 è stato alimentato per effetto del decreto con 200 mln di euro.

 

La nazionalizzazione è stata da sempre la proposta di USB come l’unica vera soluzione per la crisi Alitalia, sicuramente un atto dovuto in un contesto di crollo del 90% del mercato per effetto dell’emergenza coronavirus.

 

Tuttavia restano aperte molte domande e molti dubbi su come sarà portata avanti la trasformazione della vecchia società, da anni penalizzata da mala gestione e da un sistema di regole palesemente iniquo, in un progetto industriale forte capace di guadagnare traffico.

 

A oggi, però, per quanto riguarda Alitalia è ancora è tutta da definire: assetto societario, occupazione, trattamenti, prospettive. C’è da chiarire anche se le offerte pervenute da privati entro la scadenza del bando saranno considerate per un passaggio successivo di eventuale vendita a terzi.

Inoltre, c’è da realizzare il progetto, e verificare se ce ne sarà la volontà, per una compagnia globale con un piano industriale, alleanze e integrazione con la filiera del trasporto aereo.

Per USB è essenziale definire nei dettagli ogni passaggio dalla vecchia alla nuova società che dovrà ricomprendere tutti gli attuali addetti insieme agli asset, dando una prospettiva anche ai lavoratori  di Airitaly.

 

Di fatto, l’attuale situazione di difficoltà generale di tutto il trasporto aereo in tutta Europa può essere l’occasione per mettere in atto interventi opportuni in ambito europeo che intervengano per la tutela delle compagnie nazionali e per evitare i clamorosi dumping di regole e di contratti che finora hanno condizionato il mercato dell’intero continente.

 

Sono attese le riunioni che saranno programmate a stretto giro di confronto con Mise, Mit e Lavoro per uscire dall’incertezza e per avviare l’attesa riforma del Trasporto Aereo e dell’azienda. le posizioni espresse dall’organizzazione sono state inviate ai ministri interessati alla gestione di questa fase, in un primo documento inviato in queste ore anche all’attenzione del Parlamento.

 

USB Lavoro Privato

 

Fiumicino, 23 marzo 2020