Alitalia, USB: non più rinviabile una convocazione da parte del governo, la mobilitazione prosegue

Roma -

 

USB ha incontrato oggi i Commissari straordinari di Alitalia Stefano Paleari e Daniele Discepolo, insieme alle altre sigle sindacali. In un clima di crescente preoccupazione sul futuro della compagnia, i due commissari hanno risposto alle molte domande riguardo lo stato dei conti, confermando i dati della liquidità già annunciati al 31 marzo che includono anche i biglietti realmente incassati.

In base a quanto comunicatoci, la situazione conferma un trend di tenuta della liquidità, smentendo imminenti disastri, che però non può durare a lungo se non intervengono gli investimenti strutturali che potrebbero essere garantiti solo dal nuovo soggetto in costruzione ormai da più di 6 mesi.

Per questo motivo, i due commissari hanno rivendicato la sollecitazione fatta in audizione in Parlamento rispetto a eventuali ulteriori rinvii. Hanno anche ribadito in modo chiaro il loro ruolo esterno e di solo supporto al piano industriale in costruzione in queste settimane, di cui hanno auspicato il mantenimento dell'unicità aziendale, un dato in controtendenza rispetto al primo bando del 2017.

 

USB non può che prendere atto delle dichiarazioni dei commissari ma deve sottolineare nuovamente che esistono problematiche sospese da mesi che non possono essere sottovalutate.

Sul fronte interno, i sacrifici fatti dai lavoratori, non solo con la cigs ma anche con la sospensione di istituti contrattuali e i livelli di precarietà, devono essere affrontati e risolti dentro l'amministrazione straordinaria e non possono essere rinviati al nuovo soggetto che entrerà nel prossimo futuro, considerati anche il pessimo precedente fatto nella privatizzazione del 2008.

Sul fronte esterno, le preoccupazioni relative alle presunte difficoltà della costruzione del futuro assetto societario, i possibili scarsi investimenti che ne potrebbero derivare, nonché i ritardi nell'avvio di un tavolo sulla riforma delle regole del settore da parte del governo, impongono alla nostra organizzazione la prosecuzione della mobilitazione già avviata a marzo.

 

Usb ribadisce le preoccupazioni già espresse da più settimane soprattutto sul coinvolgimento di ulteriori partner privati nella cordata.

Riteniamo ormai non più rinviabile una convocazione da parte del governo, che faccia chiarezza e ribadisca il rispetto degli impegni industriali e sociali che il ministro Di Maio ha pubblicamente assunto nelle prime tre riunioni al Mise.

Uno slittamento a dopo le elezioni, che pure molti osservatori danno per certo, aumenterebbe solo il livello di preoccupazione e di confusione; non potremmo tollerare un'eventuale escalation di drammatizzazione, un film orrendo già visto da queste parti.

 

18 aprile 2019

 

Unione Sindacale di Base Trasporto Aereo