26 gennaio sciopero nazionale autoferrotranviari di 24 ore
Contro i tagli delle risorse al trasporto pubblico locale
i processi di privatizzazione
Per una mobilità sostenibile collettiva…bene comune
Dare soluzione ai problemi di impatto ambientale ed energetico
Difendere i diritti, il lavoro, il reddito e la dignità dei lavoratori
e per un ccnl ormai scaduto da 2 anni
Promosso da USB Lavoro Privato, Cobas del Lavoro Privato e Slai Cobas
dopo la mobilitazione del 10 dicembre 2010, visto che sta avvenendo ciò che si temeva: un 2011, aperto all’insegna di una serie di aumenti e rincari generalizzati di attacchi ai diritti dei lavoratori (vedi vicenda FIAT), che si preannuncia come un anno di lacrime e sangue.
Infatti ai tagli previsti dalla finanziaria al trasporto pubblico locale, con le pesanti ricadute sui livelli occupazionali, già annunciate dalle Associazioni Datoriali, sulla qualità, quantità e costo del servizio per i cittadini si somma l’offensiva iniziata, da Marchionne con la complicità dei sindacati di comodo, contro i lavoratori FIAT per buttare a mare tutti i diritti: di sciopero, di organizzarsi in sindacati che li rappresentino veramente, di potersi curare in caso di malattia.
La messa in liquidazione di questi diritti è all’ordine del giorno anche per i lavoratori del Trasporto pubblico, autoferrotranviari e ferrovieri, e di fatto è già stata accettata con l’accordo sottoscritto il 14 maggio 2009 da FILT – FIT – UILT – UGL – FAISA che fa riferimento esplicito all’accordo separato del 20 gennaio 2009 sulla riforma degli assetti contrattuali che ha introdotto la durata triennale dei contratti, limitazioni ai diritti sindacale, alle modalità di indizione di sciopero.
Mercoledì 26 gennaio puntiamo a “sensibilizzare” il Governo per un vero sviluppo della mobilità collettiva in quanto bene comune, coinvolgiamo la società civile tutta, le associazioni cittadine, i giovani, i precari, i movimenti per difendere il servizio di trasporto a carattere pubblico, per dare soluzione ai problemi ambientali ed energetici nell'immediato futuro, rivendichiamo la internalizzazione di quanto fino ad oggi è stato svenduto ai privati, lo smantellamento di tutte le s.p.a. il ripristino delle dovute garanzie di un servizio essenziale ampliandone in modo corretto i livelli occupazionali.
Mercoledì 26 gennaio scioperiamo compatti!!!