Aggredito a Taranto autista di Ferrovie del Sud Est: due costole rotte. Se questo si chiama lavoro…
Martedì 20 dicembre si è consumata una violenta aggressione ai danni di un autista delle Ferrovie del Sud Est a Taranto: un utente, dopo essersi rifiutato di scendere dal bus arrivato al capolinea, si è scagliato contro l’autista, provocandogli la rottura di due costole e significative tumefazioni, con una prognosi di 25 giorni.
Quello delle aggressioni agli autisti è un fenomeno oramai comune su tutto il territorio regionale e nazionale, che dimostra la gravosità della mansione degli autoferrotranvieri lasciati letteralmente soli, con scarse tutele, il tutto per retribuzioni tabellari inferiori ai 10 euro l’ora: una professione non più ambita come un tempo, colpita da una vera e propria emergenza lavorativa che sta rendendo difficoltosa la ricerca di personale disposto a operare in tali condizioni, per USB oramai inaccettabili.
La totale inerzia delle istituzioni e delle aziende nei confronti dei lavoratori è imbarazzante: il personale dovrebbe essere tutelato e non abbandonato al caso!
Invece si continua a proseguire sulla strada dell’indifferenza, riducendo risorse per i servizi e per il personale, che con l’introduzione dell’agente unico e l’eliminazione di bigliettai e controllori - la cui presenza potrebbe rappresentare un deterrente - si sono ritrovati letteralmente soli ad affrontare situazioni sempre più critiche.
Chiediamo che istituzioni e parti datoriali pongano in essere soluzioni concrete che tutelino realmente i lavoratori e in grado di comprendere le cause di tali eventi, anziché cercare di limitarne gli effetti, soprattutto quando diventa troppo tardi per agire.
USB Lavoro Privato Puglia
23 dicembre 2022