AirItaly, conclusa senza accordo la fase aziendale della procedura di licenziamento collettivo. Ora prorogare di almeno un anno la cassa integrazione
Si è svolto venerdì 14 in modalità telematica l'ultimo incontro ex L.223 in sede aziendale. Per le scriventi organizzazioni sindacali erano presenti i rappresentanti locali collegati dall'aerostazione di Olbia, dove si è tenuto un sit-in. Per l'azienda il dott. Cuccuini, dalla sua automobile.
Nulla di nuovo è stato portato al tavolo da parte aziendale, se non un succinto resoconto riguardante l'incontro avvenuto tra liquidatori e Regione Sardegna, e la sostanziale inaffidabilità delle proposte di acquisto ricevute da parte di alcune società non meglio identificate.
Resta invece immutata la pervicace reiterazione di quanto già dichiarato più volte: richiedere altri ammortizzatori sociali allo Stato comporterebbe ulteriori costi aziendali che gli azionisti non sarebbero in grado di onorare.
La risposta delle organizzazioni sindacali è stata unanime, di rammarico per il totale spreco del periodo di confronto che termina domenica 16, oltre ad una convergenza di intenti nel richiedere almeno ulteriori 12 mesi di cassa integrazione.
Da ultimo, in chiusura di incontro, l'azienda ha informato i presenti che non avrebbe redatto alcun verbale di fine lavori per questa fase, non essendo legalmente necessario.
Buona parte delle rappresentanze presenti, oltre alla totalità delle scriventi, ne rivendicava invece l'importanza, anche in vista della successiva fase in sede ministeriale.
L'atteggiamento aziendale, oltre che risultare irrispettoso, lascia spazio alla considerazione che l'interesse della proprietà sia non quello di contenere i costi, ma quello di far sparire nel nulla quanto perpetrato ai danni di un'azienda che ha fatto la storia dell'aviazione civile italiana: prima cambiandole nome, poi dissipandone la credibilità in un caleidoscopio di feste e dichiarazioni fuori dalla realtà, e da ultimo volendo eliminare anche l'elemento umano, negandone di fatto l'esistenza e non volendo riconoscerne la voce nemmeno in un verbale di mancato accordo.
Ap - Cobas - USB - Anpav
14 maggio 2021