Anche gli autisti dei bus faranno multe
Tra pochi mesi 34 dipendenti della Trieste Trasporti sulle strade come ausiliari del traffico
Trieste - Ad annunciare l’attivazione dei nuovi «agenti», che andranno ad affiancare anche quelli attivati dall’Agenzia per la mobilità territoriale - a settembre operativi nelle «zone blu» - è il direttore della Trieste Trasporti Piergiorgio Luccarini: «Lo scorso febbraio abbiamo firmato il protocollo d’intesa con il Comune per far partire il servizio, ma il progetto è stato temporaneamente accantonato in vista delle elezioni. Adesso, però, riprenderemo al più presto il discorso con il nuovo assessore al Traffico Maurizio Bucci e il comandante della polizia municipale Sergio Abbate per decidere come organizzare il lavoro. Entro l’anno - continua - garantisco che gli ausiliari entreranno pienamente a regime, anche perché è nel nostro interesse far sì che i percorsi di linea siano sgombri dalle soste selvagge».
Ben 34 dipendenti della Trieste Trasporti hanno già frequentato i corsi nel 2002 e ottenuto l’abilitazione a svolgere funzioni di «prevenzione, accertamento e contestazione delle violazioni al codice della strada per la circolazione e la sosta» con una delibera del sindaco Roberto Dipiazza datata 27 gennaio 2003. Si tratta, in sostanza, di autisti, controllori, addetti alla clientela che potranno - con modalità e tempi ancora da definire - sanzionare le contravvenzioni che avvengono lungo i percorsi di linea: automobili in sosta sulle fermate del bus, vetture non autorizzate che circolano sulle corsie preferenziali e via dicendo.
Il tutto a vantaggio non solo degli utenti, ma anche di tutti i cittadini, spesso e volentieri bloccati nel traffico a causa delle soste selvagge in punti particolarmente «delicati» per la manovra dei bus.
Anche se gli ausiliari verranno attivati nei prossimi mesi, queste nuove figure avrebbero potuto essere operative già da tre anni, dal momento che l’autorizzazione del sindaco risale al 2003: a denunciare questa situazione di stallo che si protrae già da tempo a danno della cittadinanza è Willy Puglia segretario provinciale della Federazione trasporti delle Rdb: «La Trieste Trasporti ha in tasca trentaquattro ausiliari da più di tre anni, ma preferisce utilizzarli in altre mansioni per scopi puramente economici - afferma -. Se dieci autisti venissero impiegati per sgombrare le strade dalle soste abusive, infatti, l’azienda sarebbe costretta ad assumerne altri dieci per guidare gli autobus: una spesa che, evidentemente, non ha voluto sostenere, a discapito della cittadinanza».
Secondo Puglia l’utilizzo degli ausiliari del traffico, sollecitato anche nell’«Agenda 21», costituisce un valore aggiunto per l’intera città: «Innanzitutto gli autobus potranno finalmente accostare lungo i marciapiedi rendendo più agevole la salita agli anziani e ai disabili, che ora non possono nemmeno usufruire delle poche pedane che funzionano proprio a causa delle vetture in sosta - spiega -. Inoltre il traffico sarà più fluido con la conseguente diminuzione dell’inquinamento e anche dello stress degli stessi autisti».
Il segretario delle Rdb tiene poi a precisare che le sanzioni comminate dagli ausiliari avranno la stessa valenza di quelle della polizia municipale. Questo nonostante una recente sentenza della Cassazione abbia annullato una multa inflitta da uno di questi ausiliari a un’automobilista di Roma: secondo questa sentenza, infatti, gli ausiliari possono fare le multe solo per violazioni «in materia di sosta», ma non possono comminare altri tipi di sanzioni, comprese quelle per sanzionare chi circola sulle corsie riservate a bus e mezzi pubblici.
«Qui a Trieste, il quadro è ben diverso - sottolinea Willy Puglia - perché la delibera del sindaco Dipiazza fornisce maggiori competenze agli ausiliari e dunque le multe saranno assolutamente valide. I trasgressori non avranno nessun motivo per presentare ricorso, perché tanto lo perderebbero in ogni caso».