Anci invita Uber come main partner all'assemblea nazionale, USB Taxi: scelta scandalosa
Risulta quanto meno disgustosa se non addirittura scandalosa la scelta del ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) di far partecipare come "main partner" la società UBER alla sua assemblea annuale. Ovviamente leggendo la presentazione sul sito del ANCI non possono non tornarci in mente gli elementi emersi dall'inchiesta del 2022 denominata "uber files". Un'inchiesta sostanzialmente ignorata dai media italiani, nella quale le nefandezze di questa società risultavano innegabili.
Così come non abbiamo dimenticato le lotte che in quei giorni abbiamo messo in campo, contro il Governo Draghi e contro ogni Governo che ha cercato di smantellare le regole del nostro lavoro. Ma in quelle giornate si è evidenziata un'altra differenza, uber aveva trovato il modo d'infettare una parte della Categoria, e ad oggi ancora non abbiamo disinfettato la piaga. E quindi leggendo il ddl concorrenza e queste manovre il pensiero è stato: "ci risiamo".
Cosa fare?
Reagire, come sempre, non c'è altra ipotesi!
Innanzitutto scriveremo alla Presidenza e ai membri dell'ANCI chiedendo che venga estromessa questa società. I Sindaci di tutte le città italiane, a partire dal Presidente ANCI Sindaco di Napoli G. Manfredi devono tutelare i lavoratori di un SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE e per farlo devono escludere qualsiasi rapporto con queste società. Nei giorni passati in relazione al ddl concorrenza abbiamo anche inviato una richiesta d'incontro al MIT perché siamo stanchi di trovarci nel mezzo dei regolamenti di conti nella maggioranza.
Ma non basta, se non riceveremo risposta a stretto giro, come già avvenuto in passato, faremo sentire la nostra voce in maniera chiara e inequivocabile. Se gli Enti Locali pensano di usare il SERVIZIO PUBBLICO TAXI e al contempo accordarsi con le multinazionali, dovranno mettere in conto che questo non avverrà con la nostra condiscendenza. Manca quasi un mese a quell'incontro, quindi o fanno un passo indietro, o vorrà dire che ne faremo noi qualcuno in avanti.
Un ulteriore invito lo rivolgiamo a chi continua a pensare di cavarsela "facendo il pesce in barile" e ragionando solo con il suo portafoglio. Senza la vostra collaborazione quelle società non possono produrre utili. Senza il vostro lavoro non fatturano, i cittadini, i turisti non vengono a: Roma, Bologna, Milano, Firenze, Napoli , e nelle altre città italiane perché c'è uber, se nessuno collabora, i turisti e i cittadini continueranno ad esserci lo stesso e prenderanno i taxi, cambierà solo il profitto per questi parassiti e quel fatturato (senza tangenti da dover pagare) tornerà ai tassisti. Ci sono Città italiane e non solo, che al di là dei racconti di qualche pifferaio, nelle quali i tassisti lavorano senza problemi (vedi Genova, Torino, ad esempio). Per cui non raccontateci la "balla" che state riprendendo il lavoro ai ncc, o che il "nuovo che avanza", interpretate correttamente le schermate dell'APP e capirete a chi state levando il lavoro. Oltre a star legittimando l'abusivismo dei ncc, che ormai, grazie a uber, agiscono impuniti come servizio di piazza. L'antidoto è dentro la Categoria, per fermare le multinazionali basta non lavorarci.
Le scelte come quelle dell'ANCI, come gli emendamenti del ddl concorrenza, e tutte le altre porcate, si possono risolvere a partire dal momento stesso in cui deciderete di staccare la spina al vampiro e di rimettervi in carreggiata.
16 ottobre 2025 USB-TAXI