ANM, lunedì 11 ottobre sciopero di 24 ore del TPL
Cosa vogliono i tranvieri dell'ANM? Semplice:
"Vulimme e sorde nuost’, vulimme faticà ‘ngrazie e DDio, sicure e pulit!"
Lunedì prossimo, in concomitanza con lo sciopero generale di 24 ore indetto dal sindacalismo di base e conflittuale, l'USB LAVORO PRIVATO chiederà ai lavoratori di astenersi dal servizio anche in ANM, non solo contro il Governo Draghi e la Confindustria, che con il sostegno complice di Cgil, Cisl e Uil hanno sbloccato i licenziamenti, dando il via ad una ondata di esuberi, delocalizzazioni e ristrutturazioni pesantissime in tutto il settore privato, ma anche per motivi legati a vertenze aziendali molto sentite.
Innanzitutto scioperiamo per chiedere con maggiore forza quel miglioramento delle condizioni lavorative, organizzative e retributive del personale, con particolare attenzione alla categoria dei conducenti di autobus, più volte promesso e mai realmente realizzato, ma anche il rispetto delle normative igienico-sanitarie ed anticoronavirus a bordo di treni, bus e sedi di lavoro, in particolare ad ogni cambio/fine turno del personale.
Tutto questo, senza dimenticare il riconoscimento delle spettanze economiche, già maturate e non erogate, previste dagli accordi aziendali sulla produttività (premi risultato) mai disdettati, per il quinquennio 2017-2021.
C'è poi l'annosa questione dell'armonizzazione degli accordi sindacali relativi alle tessere familiari ed al valore dei ticket, nonché la consegna dell’abbigliamento di lavoro e di protezione che non avviene da circa un decennio.
I lavoratori dell'ANM ed i cittadini di Napoli sono stanchi di doversi confrontare tutti i giorni con un servizio scadente, nonostante i discorsi roboanti fatti della fallimentare amministrazione comunale uscente. E’ scandaloso quel che accade tutti i giorni sui binari della metropolitana, si accumulano guasti su guasti e a pagare sono sempre gli utenti.
Pochi treni metropolitani e pochi autobus, pochi macchinisti e pochi autisti non riescono più a contenere l'esigenza di servizio richiesta dalla città, soprattutto negli orari di punta e il sabato sera. Spesso nei week end si registrano atti vandalici a bordo dei mezzi e nelle stazioni, per non parlare delle quotidiane aggressioni al personale delle funicolari.
Entrando maggiormente nelle tante vertenze che hanno portato la USB a questo ennesimo sciopero, chiediamo:
1. La rotazione del personale Operatore di Esercizio, con minimo 16 anni di servizio, nella mansione di Capolinea, Verificatore Titoli Viaggio, Ausiliare al Traffico, etc..
2. Incentivi economici per gli O.E. nei week end, legati all’effettiva presenza al lavoro, indennità di condotta e/o mansione, come già prevista per altre figure aziendali, indennità lavoro disagiato ed indennità di reperibilità per l’utilizzo del cellulare privato durante la prestazione lavorativa.
3. Immediata cessazione di qualsiasi atto unilaterale nell'organizzazione del lavoro e nella programmazione dei turni e della sicurezza in azienda (vedi il recente spostamento della Linea R5 dal capolinea Brin a quello di Piazza Garibaldi e l'attuale modifica degli accompagnamenti).
4. Stabilizzazione dei lavoratori somministrati, per far fronte ai servizi ordinari nel trasporto di superficie;
5. Contro l’introduzione del possesso del green pass per recarsi al lavoro: una condizione sbagliata, discriminatoria e lesiva dei diritti dei lavoratori. Analogamente la richiesta in alternativa di un tampone ogni 48 ore, a totale carico dei lavoratori, è misura vessatoria che paradossalmente implica che i lavoratori debbano pagare per andare al lavoro.
Coordinamento ANM - USB Trasporti