ANM, mentre il medico studia il malato muore
Strano che su ANM e sul concreto rischio di privatizzazione si continui a dire tutto il contrario di tutto. È di qualche giorno fa la notizia che vede la decisione del consiglio comunale di affidare ad ANM la rimozione di auto in sosta vietata.
Una decisione che mostra, chiaramente, il pressappochismo politico dei consiglieri, la qualunque con cui vengono approvate le delibere, alcune delle quali mai attuate, penso a quella che prevedeva l'eliminazione degli odiosi superminimi e paghe d'oro per i funzionari di ANM.
Trovo opportuno evidenziare, se mai ce ne fosse bisogno, che con le attuali risorse disponibili, uomini e mezzi, non si riescono a garantire le attività ordinarie, come ad esempio la verbalizzazione delle auto parcheggiate nelle strisce blu sprovviste del ticket o di quelle in sosta sulle fermate dei bus. Impossibile, quindi, risulterebbe la gestione dei carri gru in modo efficace ed efficiente.
Il concordato preventivo salverà forse ANM dal fallimento ma non migliorerà di certo i tempi di attesa alle fermate o l'orario di apertura al pubblico della linea 1 e funicolari. La politica continua a rimarcare la volontà di tenere ANM pubblica, peccato che non dica la quantità delle risorse che saranno appostate e faccia piena chiarezza sul piano industriale.
Sull'azienda unica metropolitana si continua a fare becera propaganda, lanciare slogan elettorali, a volersene intestare la paternità della proposta, piuttosto che, come già avvenuto in altre città d'italia, deliberararne nelle sedi opportune la nascita e utilizzare per gli investimenti parte dell'avanzo libero di città metropolitana.
Attendiamo dalla politica azioni concrete, le chiacchiere non riempiono la pancia ai lavoratori del TPL e non migliorano i servizi alla cittadinanza, non vorremmo che mentre il medico studia, in attesa del voto alle regionali, il malato muore.
Adolfo Vallini
Esecutivo Provinciale
USB Lavoro Privato