APERTO LO STATO DI AGITAZIONE PER I TRANVIERI DELL'A.T.M. DI MILANO

questa è la GIUSTA risposta al basso salario ed alla divisione e privatizzazione dell’atm.

 

Milano -

L’ATM di Milano ha ormai da anni bilanci in attivo enfatizzati con forza dalla dirigenza aziendale.

Nonostante ciò i salari dei lavoratori continuano a calare nei confronti dell’inflazione e della media dei salari europei.

 

I contratti degli ultimi 10 anni, registrano gravi perdite economiche e normative soprattutto per i neo assunti.

I giovani, assunti in “Apprendistato” (legge 30 – Biagi), in stragrande maggioranza nuovi immigrati del sud Italia, non arrivano a guadagnare 1000 € al mese. Paradossalmente nell’azienda di TPL più ricca, situata nella regione e nella città più ricca d’Italia viene siglato il più basso “Premio di Risultato”.

 

Mentre l’azienda, il governo e gli enti locali praticano lo “scarica barile” delle responsabilità sul  decadimento del servizio di Trasporto Pubblico Locale, mentre i sindacati confederali che oggi guidano campagne sacrosante di rivendicazione salariale, fanno finta di dimenticarsi che i contratti CFL, apprendistato, a termine ed ogni altra forma i precarietà portano in calce la loro firma.

 

Oltre alla drammatica situazione salariale in ATM da anni si accumulano problemi irrisolti per i lavoratori a cominciare dallo “spezzatino” di ATM, iniziato il 01/01/07 con la nascita di ATM Servizi, è il preludio della dismissione del TPL. Al momento, attraverso la “cessione di ramo d’azienda”, ATM Servizi ha assorbito tutto il personale delle linee interurbane, il controllo d’esercizio, e parte del servizio di manutenzione (1500 persone). 

 

La privatizzazione e liberalizzazione a mezzo di gare d’appalto, proposta anche dal governo Prodi, provocherà un ulteriore decadimento della quantità, qualità, e sicurezza del servizio di trasporto pubblico, perno e motore dello sviluppo economico di ogni metropoli, non ne consentirà il miglioramento, e sarà causa del depauperamento delle risorse economiche, del patrimonio e del know-how aziendale.

Per mangiarsi l’elefante bisogna tagliarlo a fette e moltiplicando il consigli d’amministrazione si ottiene anche il “vantaggio” di salvare lottizzati e strapagati dirigenti e funzionari.

 

Ogni lavoro è usurante e alcune mansioni lo sono di più. In ATM esistono mansioni che sono una vera e propria “fabbrica di inidonei”. La quasi totale mancanza di tutele, il mancato riconoscimento delle malattie professionali e del “posto guida” quale “posto di lavoro” rendono ancor più usurante la professione.

 

Le garanzie per tutto il personale inidoneo, assieme alla riduzione e revisione degli orari di lavoro sono quindi il perno centrale di questa piattaforma.

 

La rivalutazione degli istituti economici aziendali, da anni mai rivalutati, sono la giusta rivendicazione al crollo del potere d’acquisto dei nostri salari.

 

 

Contro tutto questo, le OO.SS. Fildiai-CILDI, A.L. COBAS-Cub trasporti e SAMA-Confail hanno preparato una bozza di piattaforma aziendale che verrà proposta ai lavoratori durante le assemblee che si terranno nei prossimi giorni. Se a questi annosi problemi non troveremo risposte da parte dell’amministrazione comunale e dei dirigenti aziendali, saranno inevitabili le iniziative di lotta.