ATC BOLOGNA. SCIOPERO IN VISTA
(E ANCHE RITORNO DI 40 MLN?)
SINDACATI CHIEDONO RIPATRIMONIALIZZAZIONE, SUMMIT CON ISTITUZIONI
(DIRE) Bologna, 26 gen. - L'Atc di Bologna viaggia di nuovo verso uno sciopero: contro la prospettiva di unificazione con l'azienda di trasporti di Ferrara, i sindacati chiameranno i dipendenti ad incrociare le braccia per il prossimo 2 febbraio dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 alla fine del servizio. Intanto, le sette sigle bolognesi (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisa, Ugl, Rdb e Sdl) hanno incontrato le quattro organizzazioni presenti nell'Acft di Ferrara (Confederali piu' Faisa) per concordare una strategia comune sul progetto della grande azienda. Il mantenimento dello sciopero dipende pero' da un incontro che i sindacati bolognesi avranno lunedi' prossimo con gli assessori alla mobilita' di Comune e Provincia, Maurizio Zamboni e Giacomo Venturi, in cui chiederanno appunto la ripatrimonializzazione di Atc. Cioe' la restituzione all'azienda via Saliceto del possesso di depositi e terreni, oggi in capo ad Srm, "per un valore di 40 milioni", sottolinea Maurizio Lunghi, segretario della Filt di Bologna. Il sindacato da tempo sottolinea l'importanza di ridare questa "ricchezza" ad Atc per renderla piu' solida nel caso in cui si decida, un domani, di mettere a gara il servizio di trasporto pubblico locale. Ad Srm resterebbe la proprieta' di pensiline e reti elettrificate, per un valore di circa cinque milioni di euro. Se, del resto, l'obiettivo di una "fusione societaria tra Atc e Acft e' condivisa" dai sindacati delle due citta', altrettanto vero e' che i rappresentanti dei lavoratori ritengono necessario e "opportuno procedere ad una ripatrimonializzazione delle imprese al fine di consolidare una dimensione unica di impresa iu' forte e competitiva". I sindacati di Bologna e Ferrara sollecitano anche "un unico tavolo" con tutti i livelli istituzionali e la Regione per "valutare la reale volonta' politica degli Enti" che prospettano l'unificazione di Atc e Acft. Al tempo stesso, ribadiscono "l'indisponibilita' ad accettare un percorso che contenga un progetto di spacchettamento delle attuali realta' aziendali interessate", cioe' la creazione di una holding che controlla varie societa' di scopo. Viene cioe' ribadita la tesi della "testa unica" della nuova societa'. E poi, aggiungono ancora le sigle delle due citta', "occorre un confronto di merito, oltre che sul progetto, sul piano industriale, utile a salvaguardare i trattamenti normativi e retributivi dei lavoratori". Intanto, l'Atc conferma lo sciopero del 2 febbraio annunciando che "i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti". Piu' precisamente per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani saranno garantite solamente le corse in partenza dai capolinea fino alle 8.15 al mattino e fino alle 19.15 alla sera. Durante gli orari di sciopero saranno comunque garantiti: i servizi "riservati scolastici", le attivita' di rilascio di contrassegni e vetrofanie. Atc si impegna ad adottare "ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un piu' celere ed integrale ripristino del servizio".