ATC BOLOGNA.

PATRIMONIO NON TORNA, ACFT NON ARRIVA ANCORA

INCONTRO SINDACATI-ASSESSORI; RDB E FAISA: IMPEGNI DISATTESI

 

Bologna -

(DIRE) Bologna, 7 giu. - Avanti piano, pianissimo, sulla ri-trasformazione dell'Atc di Bologna: la ripatrimonializzazione dell'azienda di via Saliceto, infatti, non si e' ancora concretizzata (manca un parere legale su tempi e modalita') e la fusione con l'Acft di Ferrara ancora non e' decollata (si e' in attesa di ricevere la valutazione dell'advisor che verra' consegnata a fine mese). Archiviato il buon bilancio di Atc, oggi i sindacati e gli assessori alla Mobilita' di Comune e Provincia di Bologna, Maurizio Zamboni e Giacomo Venturi, hanno fatto il punto con i sindacati sul futuro dell'azienda e ribadito che la fusione con Ferrara si fara' e il discorso verra' allargato anche alle aziende di trasporto di Reggio e Modena. "L'intenzione- fa sapere una nota della Faisa-Cisal- e' comunque quella di procedere alla fusione in un'unica azienda verificando tutti gli elementi che differenziano le due imprese recuperando il 'net cost' di Acft; inoltre gli assessori hanno confermato l'intenzione di procedere successivamente ad un ampliamento della verifica con le aziende di Modena e Reggio Emilia". Ma sia la Faisa-Cisal che le Rdb non si sentono affatto rassicurate dagli assessori. Ad esempio perche' la ripatrimonializzazione di Atc doveva gia' essere conclusa. Inoltre, "manca la definizione di una tutela per i lavoratori in caso di fusione delle aziende, manca chiarezza sull'eventuale intervento della Regione per favorire i processi aggregativi", dice la Faisa. Tra l'altro, a differenza di altre aziende di trasporto, l'Atc ha i conti in ordine. Insomma, "nessuna garanzia per i lavoratori", sintetizzano le Rdb.

Le Rdb aggiungono che solo dopo la prima meta' di luglio sara' possibile capire qualcosa di piu' del futuro di Atc, ma intanto nulla e' stato detto sul fatto che la nuova azienda che deve nascere sara' pubblica. "Di fatto- protestano le Rdb- al sindacato viene impedito di partecipare alla fase di elaborazione del progetto" per il futuro di Atc, quando invece sarebbe "indispensabile per le ricadute sul lavoro e la qualita' del servizio offerto ai cittadini". Insomma, dicono ancora le Rdb, non e' bene "convocare le parti sociali solo a decisioni gia' prese: e' una cosa che appare mirata ad impedire interferenze ad una manovra tutta interna ai centri di potere e sempre piu' estranea a lavoratori e cittadini".