ATP FAISA CGIL CISL UIL UGL ILLUDONO I LAVORATORI GLI SPICCIOLI DI CITTA' METROPOLITA LI RISVEGLIANO

Genova -

21/12/2015

ATP: NULLA DI FATTO IN PREFETTURA

FAISA CGIL CISL UIL UGL ILLUDONO I LAVORATORI

GLI SPICCIOLI DI CITTA' METROPOLITANA LI RISVEGLIANO

 

L'esito dell'incontro di ieri, venerdì18 dicembre in Prefettura ha confermato una volta di più la piena, totale, assoluta, completa e sfacciata complicità di CGIL CISL UIL FAISA e UGL nel progetto di ridimensionamento, esternalizzazione e privatizzazione di ATP, dal 2013 capro espiatorio dei mali del tpl genovese e ligure, e terreno di sperimentazione per interventi di ristrutturazione del settore.

 

Gli spiragli che hanno giustificato il rinvio dello sciopero si sono materializzati ieri nell’iperbolica cifra di 125.000 (centoventicinquemila, si, avete letto bene) euro messi a disposizione da Città Metropolitana. Altro non c'era ed era facilmente prevedibile. Per questo USB ha confermato invece lo sciopero di martedì scorso senza prendere in giro i lavoratori ed illuderli su spiragli che si rivelano invece incubi.

 

Altre le vere ragioni del rinvio: non disturbare il referendum sul ccnl e soprattutto evitare che uno sciopero ed una manifestazione con tutti i lavoratori uniti potesse veramente disturbare i manovratori e portare a soluzioni diverse da quelle ipotizzate dall'azienda.

 

Nell'incontro di ieri USB alle istituzioni convocate dal Prefetto ha ribadito:

· il no al piano proposto dall'azienda, fatto di tagli ed esternalizzazioni e senza nessuna garanzia di reintegro dello stipendio;

· ha espresso apprezzamento per la conferma dello stanziamento di 600.000 euro della Regione per un progetto di controlleria che dovrebbe chiudere la brutta parentesi dei distacchi, da noi sempre contrastati.

 

Soprattutto USB ha insistito per soluzioni strutturali che consentano il recupero totale dell’integrativo dei lavoratori ed evitino tagli di servizio ai cittadini, rifiutando misure tampone che hanno il solo scopo di traghettare l'azienda verso la gara, prospettata tra due anni, per poi svendere l'azienda a qualche soggetto privato.

 

Per questo USB sostiene e ribadisce la proposta così articolata:

 

· Unire i due CdA di ATP Spa ed ATP esercizio in UN SOLO CdA per eliminare uno spreco di denaro pubblico;

· Aumento del contratto di servizio di almeno 20 centesimi al km (pari a circa il 7% di quello pagato oggi). Questo consente un recupero economico di circa 1.750.000 euro;

· Introduzione di un biglietto di fascia turistica salvaguardando i residenti;

· Trasformazione del prestito redimibile dei comuni azionisti in quote azionarie;

· Liquidazione di SMC con il fondo di riserva previsto nel piano concordatario.

 

A tal proposito USB osserva che i comuni azionisti hanno elargito per il piano concordatario un prestito redimibile di circa 600.000 euro: oggi per ATP è impossibile restituirlo, per cui USB invita i comuni azionisti a rientrare in possesso delle azioni chiedendo la trasformazione del prestito in quote azionarie e quindi riportando la loro presenza ad un livello consistente dell'azionariato per mantenere ATP a totale controllo pubblico; per questo motivo va liquidata SMC utilizzando il fondo di riserva di 800.000 euro del piano concordatario.

 

USB si oppone fortemente alla proposta aziendale di esternalizzare 500.000 km di servizio che in pratica si configurerebbe in una nuova apertura di credito verso SMC. Come già accaduto per il piano concordatario, questo debito di ATP si tradurrebbe in un ulteriore cessione di quote azionarie e cosi facendo ATP sarebbe praticamente privatizzata sotto i nostri occhi.

 

Prendiamo atto dell'impegno del prefetto di convocare in tempi brevi un nuovo tavolo. Mentre c'è chi insegue miraggi, USB ribadisce ancora una volta che contrasterà qualunque soluzione che non preveda tempi certi e rapidi per il reintegro dello stipendio e si batterà per soluzioni serie e strutturali che diano un futuro all'azienda.