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Bus, alta l'adesione allo sciopero

10 agosto 2007 - Il Piccolo

 

Per i sindacati non ha lavorato il 90% del personale, per Trieste Trasporti il 65%

 

di Laura Tonero

 

Trieste -

Trieste - Un'adesione del 65% per la Trieste Trasporti e del 90% per i sindacati. Percentuali divergenti ma che testimoniano comunque la riuscita dello sciopero che ieri ha visto il personale dell'azienda di via dei Lavoratori incrociare le braccia. Ad aderire sono state tutte le sigle sindacali, tranne la Cgil che ha invece riconosciuto margini di trattativa.
«Molti dei loro iscritti - afferma Willy Puglia delle Rdb - hanno comunque aderito allo sciopero viste le condizioni nelle quali siamo costretti a lavorare». Tra le accuse mosse dai sindacati nei confronti della Trieste Trasporti, la mancanza di personale. A detta dei rappresentanti sindacali, le quasi 9mila ore di straordinario cui sarebbero sottoposti i conducenti sono la conferma della carenza di organico. «Chiediamo almeno 30 nuove assunzioni - spiega Bruno Rossetti dell'Ugl - e loro ne assumono solamente sei, prevedendo l'esternalizzazione di una parte del chilometraggio».
È stata proprio la ventilata esternalizzazione delle linee serali e della navetta Raute-Cattinara ad infiammare gli animi
. «Piano piano - spiegano le Rdb - esternalizzeranno tutti i servizi». Puglia spiega che l'azienda ha già subappaltato alla Tergeste il servizio di vigilanza, alla cooperativa Benussi il rimessaggio dei mezzi, ad un'altra cooperativa le pulizie e il lavaggio dei bus. Nota dolente per i sindacati anche la manutenzione. «Su 265 autobus - così le Rdb - ben 230 registrano giornalmente piccole o grandi avarie e il 10% rimane fermo in attesa di un intervento». «Nel 2001 - si legge in una nota diffusa dalle organizzazioni sindacali - dovevamo diventare multiutility ed invece, dopo sei anni di rodaggio, abbiamo officine chiuse, servizio revisioni chiuso, insufficienti manutenzioni, treni fondamentali soppressi mentre senza consultarci vengono assegnate nuove linee extra, forse perché più remunerate e redditizie».
Immediata la replica della Trieste Trasporti
. «Siamo noi - sottolinea il direttore generale Pier Giorgio Luccarini - a chiedere il rispetto delle regole e degli accordi siglati sulla manutenzione, settore sul quale investiamo molto anche in formazione». Arriva la smentita anche sull’esternalizzazione per la quale l'azienda sta attendendo la determina da parte della Provincia. «La percentuale di mancata prestazione da parte di una ristretto numero di persone - afferma il direttore - è alta ed è per questo motivo che, non riuscendo a garantire tutti i servizi, abbiamo preso in considerazione la possibilità di esternalizzare una parte del chilometraggio» E sui dati relativi alla mancata prestazione dal lavoro, scatta una guerra a suon di cifre: 13% a detta dell’azienda, 10,5 e recentemente 6% a detta dei sindacati.