CCNL MARITTIMI: LE PORCATE DELLA CONCERTAZIONE
I sindacati concertativi, dopo vari tentennamenti, hanno deciso di “sciogliere la riserva” e di rendere operativi i CCNL dei marittimi ed amministrativi appartenenti alle società di navigazione associate a Fedarlinea e Confitarma.
Ovviamente parliamo di quella porcata che le assemblee dei lavoratori di terra e di bordo hanno respinto e che i sindacati complici, scomparsi da tempo dall’orizzonte del confronto con i lavoratori, millantano di aver vinto in ben 80 consultazioni con qualche contestazione occasionale… All’anema da palla!!
Le riunioni svolte, nel tavolo della concertazione in questi ultimi tre giorni, confermano un progetto che vuole i marittimi soggetti ad un sistema di governo orientato ad eliminare qualsiasi rivendicazione di miglioramento normativo, sociale ed economico della gente di mare, realizzare risparmi sul costo del lavoro erodendo diritti e salari, ampliare la precarietà smantellando la continuità di rapporto di lavoro, ricorrere massicciamente ad equipaggi con elementi “comunitari”, magari provenienti da paesi ove la manodopera costa poco, realizzando così quel progetto da tempo messo in atto di estinguere il marittimo italiano.
Anche per le aziende rappresentate da Fedarlinea lo scenario è lo stesso, un tavolo di confronto che nelle sue ultime battute ha visto la diretta presenza di rappresentanti della nuova proprietà CIN che non ha di fatto mutato gli esiti di questa amara vicenda contrattuale.
Ovviamente questa scelta di CIN è un segnale politico che non incontra il malcontento dei lavoratori, ma lo alimenta.
Alla fine sul terreno rimangono ancora inalterate tutte le ragioni dell’opposizione a questo accordo, ed accanto ad esse si fanno strada prepotentemente anche i dubbi sul futuro dei lavoratori.
Contratto e prospettive di sviluppo delle aziende, salvaguardia dei posti di lavoro, territorialità sono aspetti di un medesimo problema che costituiscono la base per una grande vertenza a salvaguardia del lavoro marittimo.
L’Unione Sindacale di Base, con l’aiuto di tutti i lavoratori, apre oggi questa difficile vertenza.
L’applicazione di questo scellerato contratto, imposto d’autorità, da l’avvio ad una stagione di dura conflittualità su cui l’Unione Sindacale di Base si impegna a mobilitare le proprie strutture per contrastare, anche per via giudiziaria, arbitrii, compressione dei diritti individuali e collettivi, interpretazioni unilaterali e violazioni di legge.