È in corso al residence di Tor Tre Teste lo sgombero di una famiglia in gravi difficoltà. Il capofamiglia, dipendente ATAC, malato di leucemia, con moglie disoccupata e figlia disabile, vittime di una burocrazia che li vuole cacciare dal residence assegnatogli dal comune ma che non gli concede un alloggio comunale pur avendone tutti i requisiti.

Il lavoratore, oltre ai gravi problemi di salute è inghiottito dai debiti contratti per pagarsi le cure ed il Comune gli chiede cinquantamila euro per l'occupazione del residence. Riteniamo inammissibile che uno Stato che riduce in povertà anche chi lavora, privi i cittadini del diritto costituzionale dell' accesso alle cure e ad una casa sicura e impieghi le forze dell'ordine contro i più deboli.

I colleghi ATAC, nell'esprimere tutta la loro solidarietà, anche attraverso una sottoscrizione volontaria già avviata in azienda, si sono recati sul posto per scongiurare questo ennesimo atto di ingiustizia sociale.

Usb Federaziona Roma