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COMUNICATO STAMPA

Bologna -

Oggi 12/01/2007 si è svolta in Comune una riunione conoscitiva sulla situazione di ATC, di fronte a tutti i gruppi consiliari e le OOSS aziendali.

A questa riunione non si è presentata ATC, né con il suo presidente né nessuno da lui delegato.

Questo è un fatto gravissimo ed inaccettabile, la dirigenza ATC si sottrae ai “propri obblighi” di informare i gruppi consiliari, le OOSS e la cittadinanza sulle scelte future che interesseranno il TPL.

Un tale atteggiamento è arrogante ed offensivo nei confronti di tutti i soggetti coinvolti e deve essere condannato con forza, da tutte le forza politiche presenti in Consiglio Comunale e dalla Giunta stessa (Sindaco e Assessore competente in primis) e costringendo la Commissione ad una nuova convocazione.

La nostra Organizzazione non si sottrae a questa condanna.

Se Sindaco ed Assessore competente non condannassero questo modo di agire della Presidenza ATC, ci troveremmo a pensare che esiste una complicità tesa a non discutere sul futuro del TPL a Bologna (e non solo). Questo sarebbe un fatto ancora più grave e sottolinea la volontà di proseguire sul percorso dell’affidamento del servizio tramite gara del TPL a Bologna.

Quello che si è rilevato dall’incontro di oggi (senza ATC) è che la maggioranza dei soggetti coinvolti ritiene inevitabile la realizzazione delle gare, scelta che non condividiamo.

La logica di apertura al mercato della concorrenza, non risolverà i problemi del settore ma li aggraverà, come sosteniamo da tempo.

Esiste (per legge) la possibilità dell’affidamento “in house”, che molti non considerano come possibilità, mentre per noi è l’obiettivo da perseguire.

L’affidamento “in house” sottrae il TPL alle logiche del mercato neoliberista, così come già realizzato in Germania (e ribadito dall’Assessore Zamboni) paese che come noi è membro dell’UE. Il TPL deve essere riqualificato e non svenduto ai privati attraverso le gare.

 

 

Bologna 12/01/2007

Esecutivo CUB-RdB trasporti