DAT licenzia nell’indifferenza della Regione Sicilia. USB: situazione grottesca e senza precedenti
La convocazione delle parti - azienda e sindacato - arriva a babbo morto, come si dice, con le lettere di licenziamento oramai inviate ai dipendenti della compagnia aerea DAT.
Il 13 aprile scorso, infatti, la Regione Sicilia invita le organizzazioni sindacali e la DAT per la seconda fase dell’esame congiunto della procedura di licenziamento per 23 naviganti ( piloti e assistenti di volo), ma lo fa 15 giorni dopo il termine previsto di scadenza, il 30 marzo.
DAT ne approfitta intanto per mettere in libertà i lavoratori e quindi nella riunione, i funzionari ne prendono atto senza battere ciglio. Nello stupore dei presenti, i referenti dell’ufficio di collocamento che hanno gestito il tavolo di confronto, hanno tentato di giustificare il ritardo per l’apertura formale della discussione attribuendolo a processi interni di comunicazione e trasmissione di atti.
L’azienda, durante la trattativa dei mesi scorsi aveva escluso di attivare la cassa integrazione per cessazione dell’attività. L’incredibile arriva al culmine quando si parla, pur senza ufficialità, di ipotesi per la prosecuzione dell’attività di collegamento delle isole di Lampedusa e Pantelleria. Durante questo periodo, e a procedura aperta, l’azienda servendosi di agenzie esterne ha assunto una cospicua parte di assistenti di volo italiani da impiegare sulle stesse tratte.
A questo punto, effettivamente è ben difficile immaginare che in pieno periodo estivo, cioè dal 1° luglio, le due isole, note per la indiscussa vocazione turistica, possano restare scollegate.
Ci chiediamo ora chi opererà queste tratte e con quali contratti di lavoro. E se questa condizione non aiuti a superare vincoli normativi e le tutele di legge rispetto al bacino dei dipendenti appena messi in libertà dalla DAT. Ci chiediamo anche quali siano gli intenti - in questa situazione - da parte dell’assessore alle infrastrutture Falcone che amministra la concessione per conto del governatore Musumeci.
È evidente che i lavoratori e le loro famiglie sono stati lasciati al loro destino senza che il loro appello di mediazione sia stato accolto. Non resterà che lottare per il proprio futuro ed impugnare i licenziamenti per continuare la vertenza finché non sarà fatta chiarezza su questa incredibile vicenda.
USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo