Argomento:

Discussione disegno di legge Lanzillotta 772

MERCOLEDI' 20 GIUGNO INIZIA L'ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE 772 (detto LANZILLOTTA) CHE, SE APPROVATO, LIBERALIZZERA'/PRIVATIZZERA' DEFINITIVAMENTE IL TPL

Il Governo punta a chiudere, entro giugno, il tavolo di confronto aperto a febbraio con le Regioni, i rappresentanti delle aziende e dei sindacati confederali sulle regole di concorrenza, cioè le gare come unica modalità di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale, l’apertura vera del mercato, sia su gomma che su ferro, dicendosi pronto, in cambio, a mettere a disposizione risorse aggiuntive. E' un impegno poco credibile ... vista la riduzione, nella finanziaria 2006, ad un terzo delle risorse per ammodernare i mezzi di trasporto previste con le finanziarie degli anni precedenti.

Il disegno di legge n.772, meglio noto come disegno di legge Lanzillotta, se approvato sarà il  definitivo passo verso il baratro della privatizzazione totale dei servizi di TPL.

Questo disegno di legge prevede anche la possibilità di utilizzare l’affidamento diretto (l’in-house) ma non affidando i servizi a società di capitali (le attuali SpA a proprietà  pubblica) bensì ad aziende speciali. Questo oltre che impraticabile, visto che nel medesimo testo non esiste nessuna disposizione che abroghi la legge 442 del 1997 e successive modifiche, (più nota come la “Legge Burlando”, che prescrive la gara come unica modalità di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale) è assolutamente non credibile infatti è fantapolitica pensare che gli enti pubblici, proprietari delle attuali SpA, che hanno soppiantato le vecchie “Aziende Speciali” ritornino indietro.

Comunque queste particolari condizioni che dovrebbero consentire l’affidamento diretto, se mantenute, oltre che realisticamente non praticabili possono essere solo temporanee perchè durerebbero  solo sino al termine ultimo per le gare che dovranno comunque essere fatte.

Quindi quanto previsto dal disegno di legge Lanzillotta, sull’affidamento”in house”, è un preoccupante inganno funzionale a contenere la possibile opposizione dei lavoratori.

 

DEVE ESSERE CHIARO CHE:

* L’AFFIDAMENTO DIRETTO DEL SERVIZIO , UNA VOLTA APPROVATA LA LEGGE, SARA’ SOLO UNA POSSIBILITA’ RESIDUALE CHE NON INTERESSERA’ LA TOTALITA’ DELLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SIA SU GOMMA CHE SU FERRO;           

* l’inserimento, nel disegno di legge, della clausola sociale a tutela dei lavoratori, nella sua formulazione, consente scappatoie  in quanto prevede si “clausole di preferenza” ma non obblighi.     

 

Per ultimo, non occorre essere economisti per sapere che il TPL non può essere “redditizio” se non applicando tariffe simili a quelle dei taxi, per comprendere che il fatturato di queste aziende non può garantire da solo il “profitto dell’imprenditore”, che le risorse finanziarie che mancheranno domani, come oggi, la dovrà mettere comunque l’amministrazione pubblica e che quindi il servizio di trasporto pubblico continuerà ad essere insufficiente, scadente e costoso sia per gli amministratori che per i cittadini e che per i lavoratori si prospetta un futuro prossimo con ancor meno diritti ed una prestazione lavorativa pagata sempre peggio.

 

La possibilità o meno che questa legge passi e che il tutto si chiuda a giugno è legata alla mobilitazione che come lavoratori saremo in grado di mettere in campo.

DICIAMO STOP  ALLE PRIVATIZZAZIONI!!