E' andata in porto la provocazione delle OO.SS. firmatarie del Contratto Nazionale della Mobilità

Nazionale -

Avevano strumentalmente proclamato uno sciopero di 24 ore in coincidenza con quello precedentemente indetto dal sindacalismo di base di 4 ore.

Era quindi scontato l'intervento della commissione di garanzia e/o del ministero dei trasporti in riferimento alle normative vigenti.

Appare evidente lo scopo di questa manovra; basta vedere le prime notizie inviate dall'ANSA che, mentendo sapendo di mentire, rassicurano tutti i cittadini della nazione che il giorno 10 dicembre 2010 il trasporto pubblico locale sarà regolare ben nascondendo che rimane legittimamente confermato lo sciopero di 4 ore proclamato da USB Lavoro Privato, Cobas del lavoro privato e SLAI cobas per tutto settore a livello nazionale.

Si vuole fare confusione per contrastare la crescente adesione dei lavoratori alle mobilitazioni del sindacalismo di base che ha fatto propri gli obiettivi ed esigenze degli addetti al settore.

Un' iniziativa di sciopero come ampia denuncia su quanto le stesse sigle firmatarie si stanno rendendo complici:


•si sta mettendo mano alla demolizione dello “statuto dei lavoratori”;


•si vara una la legge che priva i lavoratori tutti della possibilità della tutela delle leggi del lavoro, dai contratti collettivi alla legge processuale; “collegato lavoro”,


•non si trovano risposte ad una crisi economica che dimostra sempre più di essere un problema strutturale causato dalle logiche dei profitti e degli interessi politici ;


•si sottovaluta l'importanza dell'intero comparto dei trasporti che pur rappresentando la spina dorsale dell'economia del paese non viene finanziato; tanto meno si tenta di trovare soluzioni per rispondere ai gravi problemi energetici ed ambientali.


USB lavoro privato, Cobas del lavoro privato e SLAI Cobas confermando lo sciopero di 4 ore del 10 dicembre 2010, rivendicano:



1.Aumenti salariali legati all’inflazione reale;


2.Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi e mortali;


3.Il superamento del precariato e la tutela dei livelli occupazionali, abbandonando le politiche sulla privatizzazione e sulle esternalizzazioni.


4.Rivedere il vergognoso accordo del 19 settembre del 2005 sul trattamento di malattia che penalizza le lunghe degenze;


5.Rivendicare un trasporto collettivo pubblico che sia fondato non solo sulla riduzione dei costi ma sullo sviluppo per creare più occupazione e diminuire l’inquinamento ambientale.

OPPONIAMOCI ALLE POLITICHE DEL PROFITTO AI DANNI DEI

SERVIZI ESSENZIALI PER I CITTADINI TUTTI;

IL 10 DICEMBRE 2010 SCIOPERIAMO

4 0RE PER TUTTO IL SETTORE TPL