Facciamo deragliare le richieste di liberalizzazione dei trasporti da parte della Unione Europea
Nazionalizzazione non Privatizzazione
I Sindacati dei Trasporti di tutta Europa stanno protestando contro le politiche dell'Unione Europea, le quali promuovono la privatizzazione, la frammentazione, il dumping sociale, l’outsourcing e gli attacchi alle condizioni di lavoro e ai diritti di tutti i lavoratori.
 
- Il 28 marzo 2011 la Commissione Europea ha pubblicato il “Libro bianco sui Trasporti”; una vera e propria tabella di marcia pensata per costruire uno spazio unico europeo dei trasporti con la richiesta di apertura al mercato in tutti i settori dei trasporti 
- Il 14 novembre 2011 il Parlamento Europeo ha confermato il primo pacchetto di liberalizzazione delle ferrovie, imponendo a tutti i paesi il modello di privatizzazione pensato dalla UE attraverso la frammentazione, la separazione, la concorrenza e istituendo uno “spazio ferroviario europeo unico” quale mercato per il capitale finanziario di monopolio e modello di attacco contro i contratti collettivi nazionali e i diritti sociali dei lavoratori ferroviari. 
- Sta continuando il declino catastrofico sia delle condizioni di lavoro dei lavoratori marittimi sia di tutti i servizi principali e vitali causato dalla liberalizzazione europea del 'cabotaggio' e dai trattati di governo sulla “libertà di impresa”, così come continuano le disastrose conseguenze portate dalle “bandiere di comodo ' 
- Si rafforza sempre di più la privatizzazione imposta delle reti di trasporto urbano, così come previsto dal regolamento UE (2007) sugli obblighi di servizio nel trasporto pubblico locale su strada e per ferrovia 
- Abbandono della politica di “trasporto sociale” in favore della gestione di questi servizi nell'interesse del capitale monopolistico, dove il loro profitto diventa l'unico criterio di scelta 
- Un servizio di trasporto pubblico sempre più costoso e sempre meno efficiente per i cittadini e per gli utenti, dove all'avidità, al dominio degli interessi finanziari e al profitto è consentito di distruggere i posti di lavoro, i servizi e le comunità. 
- La privatizzazione dei trasporti e di altre patrimoni nazionali è una richiesta centrale della Troika FMI /UE /BCE per imporre l'austerità, unita a un programma di privatizzazione di massa in Grecia e Portogallo, per trasferire queste attività alle banche più grandi d'Europa. 
 
 
							     
					 
    
			 
    
			 
    
			 
						 
							 
							 
							 
        						 
				