Ferrovie, denuncia dell'Usb verso la gestione della Manutenzione Infrastrutture RFI DTP Roma
Mai come in questo 20l8 è apparsa scriteriata la gestione della Manutenzione Infrastrutture RFI DTP Roma. Una abbastanza lunga stagione di ossessivo ricorso a deroghe e violazioni contrattuali, e di accordi sindacali che hanno funzionato negli anni come legittimazione delle peggiori pratiche organizzative e lesive dei diritti e delle tutele sulla salute e sicurezza dei lavoratori del settore, è in pieno e rapido corso di involuzione intorno al buco nero degli investimenti e degli appalti.
Un buco nero dove sono già precipitati i diritti dei lavoratori delle imprese private e dove sono trascinati violentemente quelli acquisiti dei ferrovieri. Miliardi di euro pubblici dirottati, su disegno politico padronale, verso l'impresa privata, con risultati in termini di efficienza produttiva e di sicurezza del tutto negativi; come dimostrano i troppi casi di incidenti gravi sul lavoro e lo stato di degrado incipiente di molti enti infrastrutturali, verso cui le politiche (ri)organizzative di RFI DTP Roma, con la dissennata riduzione di personale e la mortificazione professionale dei lavoratori del settore (come la cancellazione di centinaia di profili professionali di Tecnico della manutenzione) agiscono come causa piuttosto che come soluzione.
Le ultime iniziative di questa dirigenza DTP Roma restano nel solco di uno stile che l'ha da subito caratterizzata per arbitrarietà e mancanza di rispetto verso le Rappresentanze dei lavoratori, ma con un incremento di arroganza che dovrebbe spingere ogni sindacalista (per quanto moderato voglia essere) ad agire, per la tutela contrattuale di tutti i ferrovieri.
Così gli ultimi incarichi di responsabilità intermedia degli impianti manutenzione, conferiti (anche ad interim) come premio per l'incondizionata fedeltà alla linea manageriale prima che per l'effettivo riconoscimento di competenze e capacità professionali dei lavoratori (mentre si lasciano scadere le graduatorie dei Capi Tecnici annullando ancora il diritto al giusto riconoscimento dell'interesse professionale di tutti i ferrovieri); l'assegnazione dei pochissimi nuovi assunti in località ambite da molti lavoratori ai quali viene da anni negato, di fatto, il diritto contrattuale al trasferimento; senza ritornare su quanto abbiamo già ripetutamente denunciato nel corso di quest'anno in merito all'aumento illegittimo delle richieste di prestazioni lavorative notturne, in straordinario, in reperibilità/disponibilità, nelle giornate di riposo o festive, in assenza di qualsivoglia ( ufficiale ) accordo sindacale.
Naturalmente tutto questo è garantito dalla indecente assenza di intervento della stragrande maggioranza delle rappresentanze dei lavoratori che da anni tengono sotto sequestro il loro diritto di assemblea: per cui i diritti di tutti sono stati trasformati in favori ad personam sul tavolo delle complicità sindacal-societarie. Il recente intervento governativo sul vertice del Gruppo FSI non ha ancora mostrato i suoi effetti, ma a sentire le motivazioni del ministro competente ci si potrebbe aspettare se non una netta inversione di tendenza almeno il tentativo di ripresa di attenzione alla gestione delle ferrovie come bene comune del Paese, da preservare ( almeno un po') dalla voracità della speculazione privata.
Non ci facciamo illudere da proclami o buone intenzioni finchè resteranno tali, ma intensificheremo la nostra azione sindacale e di denuncia nella DTP Roma come in tutta Italia, contro una dirigenza ebbra di profitto privato a scapito dell'interesse generale della popolazione tutta e dei lavoratori delle ferrovie, mentre aspettiamo di essere convocati da ministro e commissioni parlamentari; perché anche, e soprattutto, dalla mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini dipende la possibilità di uscire da questa, fin troppo durata, nefasta stagione di spoliazione della ricchezza e della sicurezza del Paese: quella dei disastri e delle stragi di ... Piacenza, di Crevalcore, di Viareggio, di Corato, di Pioltello, Ivrea... come della Genova della Torre Piloti del porto, e del ponte crollato sulla città.
UNIONE SINDACALE DI BASE Lavoro Privato - Attività Ferroviarie