Gaza chiama! La società civile tutta risponde. Insieme ad USB milioni nelle piazze per la Palestina; circa 2000 a Perugia
Nella sola città di Perugia, circa duemila tra cittadini, studenti, lavoratrici e lavoratori si sono identificati nel grido “BLOCCHIAMO TUTTO”.
La spinta dei portuali di Genova, le mobilitazioni in tutti i porti, negli aeroporti e nelle ferrovie del paese per impedire il traffico delle armi verso lo stato genocida di Israele, l’impegno quotidiano degli studenti, dalle medie alle università, ha visto rilanciare ed amplificare la proclamazione dello sciopero generale dell’Unione Sindacale di Base, portando in piazza milioni di lavoratori e cittadini con le parole d’ordine “Blocchiamo tutto” e tutto il paese, ieri 22 settembre 2025, si è bloccato.
Perugia non è rimasta in silenzio; la piazza di Fontivegge chiamata dagli studenti di Cambiare rotta ed OSA al fianco di USB, ha visto affluire da tutta l’Umbria migliaia di cittadini e lavoratori tanto da non contenere il presidio; gli studenti hanno poi scelto di raggiungere il deposito di Busitalia in via Cortonese bloccando le uscite degli autobus, tenendo conto che in Umbria, per la famosa legge antisciopero 146/90, il Trasporto Pubblico Locale non poteva aderire allo sciopero.
Una grande giornata che per tutte le realtà presenti nella piazza è solo un inizio; già da domani sono aperti i confronti nei coordinamenti e comitati per non fare un solo passo indietro e tornare con azioni di lotta a sostenere il popolo palestinese, per isolare e fermare Israele, per costringere il governo Meloni a smetterla di foraggiare di armi e munizioni l’esercito israeliano.
TORNEREMO A BLOCCARE TUTTO
NON USCIRA’ UN CHIODO!
USB Lavoro Privato, Federazione Regione Umbria