Giochiamo alle tre carte sugli assegni familiari: Alitalia, INPS o ADP?

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Come se già non bastasse, cioè lavoratori in CIGS senza quattordicesima, senza il decreto del ministero del lavoro che formalizzi all’INPS il pagamento della quota d’integrazione del fondo di solidarietà, c’è un’altra piaga che si abbatte ormai da tempo sui mai abbastanza martoriati dipendenti Alitalia: il mancato o ritardato pagamento degli assegni familiari.
Quello che dovrebbe essere un diritto sacrosanto, una puntuale integrazione salariale dall’esclusivo connotato sociale, una (seppur modesta) stampella economica alle famiglie di chiunque campi di solo lavoro, in Alitalia è in questo momento e metodicamente in estate, strumento e leva per ingiustificabili rimpalli di responsabilità tra aziende e uffici vari... il tutto sulle spalle di un’unica vittima: la madre o il padre di famiglia che li aspetta!
Già nella regolare amministrazione, all’ADP (ex byte) si trincerano dietro la giustificazione che il loro contratto con Alitalia prevede fino a tre mesi(!) di tempo per inserirli in busta paga, anche in caso di presentazione delle domande entro le regolari scadenze; chiediamo quindi ad Alitalia AS: sarà forse il caso di rivedere certi termini contrattuali?
E’ giusto che i dipendenti, con carichi familiari, non abbiano la garanzia, in tempi accettabili, del pagamento delle integrazioni sociali al salario? Inoltre, possibile che tra la “vecchia” Alitalia, quella in A.S. e l’INPS, non si riesca a sbloccare il pagamento degli assegni arretrati richiesti prima del commissariamento? Chi dà una spiegazione ai lavoratori?
Possibile che su questa questione non esistano responsabili in Alitalia, in ADP o all’INPS che possano dare risposte? In ADP ad esempio non si riesce nemmeno a dare priorità alle pratiche di chi ha più carichi familiari!!! Pretendiamo perciò chiarezza e soluzioni alle problematiche sopra esposte e sarà nostro impegno fare ogni azione a tutela dei lavoratori.
C’è la necessità di garantire il sostegno economico e per questo chiediamo che l’azienda si faccia promotrice urgentemente presso il ministero del lavoro e presso l’INPS, di accelerare i tempi per l’integrazione salariale. Sappiamo che la situazione è pesante e complessa, ma non si possono lasciare i lavoratori a secco
tra mutui da pagare e spese ordinarie alle quali non si riesce più a far fronte.

RRSSAA TERRA/VOLO
Gruppo Alitalia USB Lavoro Privato

 

Fiumicino, 28 luglio 2017