Gli autoferrotranvieri verso lo sciopero generale del prossimo 20 giugno e della manifestazione nazionale del 21. Contro le enormi risorse destinate al riarmo sottratte ai salari, al reddito, all'esercizio dei propri diritti e ai servizi pubblici essenzia

Nazionale -

Per questo governo, per Cgil, Cisl, Uil, Faisa e UGL e per le associazioni datoriali i salari devono continuare a scendere, insieme ad essi i diritti così come le soglie della sicurezza del lavoro e del servizio reso ai cittadini lasciando ampio spazio alla precarietà, alla ricattabilità alle disuguaglianze sociali e territoriali.

La misera intesa economica per il settore, firmata in bianco, senza sapere quale sarà la contropartita della parte normativa tutta ancora da definire, carichi di lavoro, organizzazione del lavoro, punte massime dei turni, turni a nastro, inidoneità alla mansione, malattia e tanto altro, è la dimostrazione del completo smantellamento delle tutele e diritti per gli addetti al settore che a loro spese tentano ogni giorno di rispondere alle necessità dei cittadini.

Nonostante questo si continua ad aggredire l’esercizio del diritto di sciopero con il continuo inasprimento delle normative e delibere dell’CGSSE, spesso illegittime, al fine di rendere inefficace ogni mobilitazione anche attraverso lo strumentale utilizzo delle difficoltà quotidiane degli utenti;   ma gli scioperi degli autoferrotranvieri non sono un atto di sfida verso i cittadini, bensì una manifestazione di indignazione verso una politica che, anno dopo anno, ha portato il settore in una condizione di grave difficoltà.

  • È necessario rimettere al centro le lavoratrici e lavoratori dei trasporti; restituire loro una reale e democratica rappresentanza sindacale ancora oggi monopolio dei firmatari di CCNL;
  • fermiamo l'impoverimento del lavoro, rivendichiamo condizioni di lavoro migliori e più tutelanti per la salute, lottiamo per salvaguardare la centralità del servizio, riprendiamoci lo spazio del dissenso;
  • impediamo a chiunque di bendarci gi occhi e di non dare il giusto peso alle barbarie del genocidio perpetrato dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese e degli spari sulla folla accalcata per accaparrarsi gli aiuti umanitari;
  • smascheriamo le barbarie di uno Stato che si rifiuta di assicurare la tenuta sociale del paese attraverso salari dignitosi e servizi pubblici per tutti puntando, invece, sul vertiginoso aumento delle spese militari.

20 giugno 2025 sciopero generale di 24 ore

21 giugno 2025 manifestazione nazionale a Roma

ore 14:00 Piazza Vittorio

USB Lavoro Privato, Coordinamento Nazionale settore TPL