GTT e Canova, uno sciopero con punte di adesioni dell'80%
Oltre ogni rosea previsione, l’adesione dello sciopero contro il piano industriale GTT ha riscontrato una massiccia partecipazione.
Tra il personale viaggiante, quello maggiormente colpito dai provvedimenti previsti dal piano triennale, ha risposto con punte di adesioni in alcuni depositi oltre l’80% con un totale medio nella fascia pomeridiana del 76,6 %.
Un chiaro segnale che questo piano industriale deve essere rivisto e concordato con tutte le RSU del viaggiante e autorizzato nelle assemblee da tutti i lavoratori.
Nel pomeriggio, si è svolto un corteo che è partito dalla direzione GTT verso Palazzo Civico, dove l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra ha incontrato i lavoratori di USB L.P. e FAISA cisal Canova e con molta disponibilità ha dichiarato che darà mandato al gruppo dirigente di GTT di convocare tutte le rappresentanze sindacali espressioni di RSU all’interno dell’azienda per discutere nel merito e dettaglio gli interventi previsti nel piano industriale con l’impegno in particolare di cancellare i 260 licenziamenti collettivi al suo interno.
La delegazione ha sottolineato la necessità di non esternalizzare linee e km verso lavoratori di altre aziende che hanno trattamenti normativi e salariali inadeguati e che mettono in serio pericolo la sicurezza collettiva, con l’unico intento di abbassare il costo del lavoro creando pericolosa competizione a discapito della qualità del servizio offerto ai cittadini.
Hanno chiesto che i lavoratori di Canova, Buscompany, e altre azienda affidatarie dei servizi, abbiano come tutti gli altri colleghi della stessa categoria, gli stessi trattamenti di lavoro e sopratutto non repressivi nei confronti di chi contribuisce alla qualità del servizio.
Hanno denunciato l’inaccettabile sopruso repressivo ed intimidatorio di alcuni funzionari GTT che guidano la controllata Canova che hanno licenziato in tronco un dipendente e rappresentante RSU e RLS della Faisa Cisal, semplicemente per aver segnalato le condizioni irregolari di diversi mezzi aziendali.
Anche in questo caso, l’assessora dimostrando sensibilità, ha fissato un appuntamento con il lavoratore licenziato per discutere e intervenire direttamente sul caso.
USB difende tutti i lavoratori indistintamente e si espone a difesa di chiunque venga coinvolto in atteggiamenti repressivi delle aziende, che con questi metodi non dimostrano certo modernità e intenti rilancio.
USB L.P. Trasporti del Piemonte, ringrazia e si congratula con tutti i lavoratori che hanno aderito alla protesta e sono intervenuti fisicamente tra le vie cittadine.
USB Lavoro Privato