«L'Actv ha finito i bus aggiustati»
I sindacati: «Martedì 10 autisti senza corriera, ieri 27 e altrettante corse saltate
È cominciata con una corsa saltata qua e là, ogni tanto; martedì mattina l'emorragia è diventata evidente con 10 autisti rimasti a terra perché non c'erano autobus disponibili, e ieri addirittura ce n'erano 27 a girarsi i pollici nel deposito di via Martiri della Libertà. Il fatto è che ci sono mediamente una cinquantina di bus fermi perché hanno qualcosa di rotto, ma le manutenzioni procedono a rilento, molto a rilento: ne consegue che la normale riserva viene talmente erosa che non ci sono più bus da mettere in strada. Ieri, così, sono saltate corse, soprattutto quelle scolastiche, ma anche corse del 24 (la linea che dal rione Pertini porta a Venezia) e del 4.
Per i sindacati, che sono in stato di agitazione contro la decisione dei vertici dell'Actv di tagliare i turni di manutenzione, questo è il risultato della «disorganizzazione aziendale». Poi, se vai a scavare un po' di più, anche lo stato di agitazione ci mette lo zampino, dato che la protesta nel settore manutenzioni porta i lavoratori a rispettare alla lettera quel che dice il contratto quindi, ad esempio, niente straordinari: questo significa che, se prima serviva un'ora di lavoro in più per finire di aggiustare un bus, ora quell'ora non la fa più nessuno, e le corriere restano ferme in deposito. D'altro canto, dicono, è anche una questione di principio: «Ci danno dei fannulloni».
«Ci sono pure problemi di sicurezza - dice Danilo Scattolin della Rdb-Cub - perché qualche funzionario zelante si è preso le chiavi di alcuni mezzi fermi per manutenzione pensando che ci fosse solo un finestrino rotto. Invece poi si scopre che anche i freni andavano revisionati. Non è successo nulla di grave per fortuna, ma la sicurezza dei passeggeri e del personale che guida dovrebbe essere la priorità».
La protesta di Cgil, Cisl, Uil e Rdb-Cub si concentra soprattutto sulla decisione di togliere il turno "a scavalco" del pomeriggio: «Prima, per 4 ore dalle 17 alle 21, c'erano 6 meccanici in officina e riuscivano a garantire anche la normale manutenzione; oggi ce ne sono solo 3 e basta che ci sia anche un solo soccorso in linea (sulla strada) che gli autobus fermi in deposito non vengono aggiustati. Se, poi, ci aggiungiamo la soppressione del turno di notte, la frittata è fatta».
I disagi, insomma, stanno aumentando, e a poco servono i provvedimenti collaterali: l'assistenza affidata all'Aci, quando i meccanici dell'Actv non possono andare (soprattutto di notte), le manutenzioni affidate ad officine esterne, e due meccanici esterni messi a lavorare nell'officina dell'Actv. «Il problema è che fino ad oggi tutto sommato è andata bene perché è ancora bel tempo - dicono i sindacalisti -. Ma quando comincerà il vero freddo, quando arriveranno le piogge, i bus avranno bisogno di molta più manutenzione perché sono sottoposti a maggiori sollecitazioni e tendono a rompersi di più. Che cosa farà allora l'Azienda?».