L'AZIENDA SCRIVE ALLA SALA TRICOLORE

21 maggio 2007 - Il Resto del Carlino

 

«Troppe notizie infondate Consiglieri, l’Act sarà così»

«Troppe volte, in questi ultimi tempi, dal consiglio comunale sono rimbalzate notizie non fondate che dipingono una Act diversa dalla realtà. Sarebbe bene parlare con cognizione di causa, o quantomeno essersi documentati, evitando in tal modo di colpire un’azienda che è patrimonio di tutta la città».

 

Reggio Emilia -

Reggio E. - I VERTICI dell’azienda di via del Chionso — in primis il presidente Angelo Malagoli — hanno diffuso ieri una nota che, conferma a voce l’ex assessore, vuole essere una sorta di «vademecum per i consiglieri oggi chiamati, in Sala Tricolore, ad approvare la modifica dello statuto dell’azienda consorziale».

La novità principale del provvedimento oggi in discussione in Consiglio comunale è una ripartizione più equilibrata dei poteri un tempo spettanti al solo direttore. Se passerà la riforma, conterà un po’ di più il Cda e, a cascata, conterà un po’ di più l’assemblea dei Comuni soci. Insomma: un passaggio interessante, ma — che passi o che non passi — per nulla vitale per l’Act.

In ogni caso, l’azienda tiene a far sapere che «i consorzi non sono lo sterco del diavolo, non hanno partecipazioni azionarie né dipendenti, ma sono forme di collaborazione fra aziende per partecipare alle gare per l’assegnazione dei servizi».

ACT si mette allo specchio e racconta se stessa. Descrive i consorzi ai quali, «se necessario», aderirà: Sfp, ovvero la somma di Act, più Ferrovie regionale più Atcm Modena. E anche Cti, ovvero Sfp più Trenitalia. Lo scopo? «La partecipazione alla gara per l’assegnazione del servizio di trasporto ferroviario regionale».

ALL’ORIZZONTE potrebbe esserci anche Tea (Til più Cnel Bus) «per la gestione del trasporto scolastico nei Comuni di Rubiera, Casalgrande, Castellarano e Scandiano».

Inoltre Tpl (ovvero Autolinee dell’Emilia più Til) destinato «a gestire il trasporto pubblico urbano ed extraurbano di Reggio» mentre Orfeo (Ae più Til più privati) punta «alla gestione di una parte della mobilità cittadina con soluzioni innovative partecipate dalle centrali cooperative e dagli artigiani locali».

Del grande gruppo rete fa parte anche Cat (Consorzio acquisti), che ha attirato a sé anche una partecipazione di Ferrovie Emilia Romagna, Orfeo («che diventerà presto tutto privato e non esegue più servizi subaffidati fuori dal territorio di Reggio»), mentre Società logistica medio padana «è già stata liquidata per decisione dell’assemblea dei soci»; Auto Guidovie Italiane è invece «un socio vero, anche se di minoranza, di Autolinee dell’Emilia».

UN QUADRO complesso. «Ma questa e non altra è l’Act di oggi, con una missione chiara — il trasporto nella provincia di Reggio — misurata sul mercato nell’interesse dei cittadini-utenti».

E le visite mediche per gli autisti? «Svolte a norma di legge. Act ha giù da tempo pianificato ispezioni», dice Act, rispondendo ad una polemica sollevata da Rifondazione.

C’è una risposta anche per il Cub trasporti, che il 25 farà sciopero. «Non riconosciamo chi non rispetta le regole e non facciamo trattative separate con nessuno. Giochino il loro ruolo a livello di contratto nazionale così come si Rsu e noi dimostreremo di non avere pregiudizi di nessun genere».