Le Ferrovie dello Stato a Roma celebrano la camorra anziché i morti sul lavoro
In questi giorni sulla parete di ingresso della stazione Tuscolana è comparso un murale che raffigura gli attori che interpretano i camorristi nella serie tv Gomorra.
Per l'Unione Sindacale di Base l'iniziativa di Rete Ferroviaria Italiana, la società del gruppo Fs che gestisce le infrastrutture ferroviarie, di concedere uno spazio di così evidente rilievo pubblico a una così ambigua operazione di marketing è un abuso del patrimonio collettivo, oltre che una scelta civilmente inaccettabile di promozione di modelli sociali criminali.
Conosciamo bene il grave degrado in cui versano molte delle stazioni della città e in particolare quella di Roma Tuscolana, dove transitano decine di migliaia di persone ogni giorno, schivando rifiuti e inoltrandosi in luoghi semifatiscenti e privi di punti di assistenza al pubblico, ma dove non mancano maxi schermi e mega cartelloni che sparano pubblicità a tutte le ore.
Per non parlare di quello che succede dietro le quinte del palcoscenico ferroviario nostrano, con gli organici dei ferrovieri ridotti all'osso da anni di politiche di disoccupazione, con il conseguente aumento dei carichi di lavoro che aggravano le condizioni di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nonché i disagi all'utenza.
Avremmo preferito di gran lunga che sui muri delle stazioni venissero riportati i nomi dei tanti lavoratori che hanno pagato con la loro vita gli effetti del profitto a tutti i costi anziché l'ennesima pubblicità che esalta modelli di vita deprecabili.
Unione Sindacale di Base