Maggioranze padronali
I componenti USB della RSU 9 DTP Roma supportati dalla loro Organizzazione hanno diffidato la dirigenza aziendale ad applicare gli accordi sottoscritti il 20 e 21 settembre scorsi per i Piani di Attività, III quadrimestre, per le U.T. Sud Est e Roma Nodo, in quanto non firmati dalla maggioranza della RSU 9 stessa.
Così come stabilito dal CCNL Attività Ferroviarie e dall’Accordo Interconfederale sulla Rappresentanza del 10 gennaio 2014, gli accordi aziendali sono validi se firmati dalla maggioranza della RSU, per questo è chiaro che quelli suddetti delle UT Sud Est e Roma Nodo non sono validi, e dunque non applicabili ai lavoratori della DTP Roma.
E’ chiaro che siamo di fronte ad una operazione che intende procedere verso la cancellazione di diritti e tutele già acquisiti dalla categoria dei ferrovieri attraverso l‘importante storia del suo movimento sindacale che, anch’essa, è nel mirino di questa scandalosa alleanza sindacal-padronale.
Basti pensare che per autorizzare i permessi ai lavoratori per un’assemblea nella DTP Roma, la dirigenza aziendale chiede la maggioranza dell’intera RSU 9 composta da 39 membri, dunque almeno 20 firme; per incassare i pessimi accordi che ricadono sulla vita degli stessi lavoratori si fa bastare 7 firme per la U.T. Sud Est e addirittura 6 per la U.T. Roma Nodo. E che dire del fatto che i sindacati firmatari, complici delle politiche societarie, da anni si oppongono allo svolgimento delle assemblee dei ferrovieri della DTP Roma, arrogandosi il diritto di decidere il peggioramento delle condizioni di lavoro senza alcun consenso dei diretti i interessati?
Nei prossimi giorni di dicembre inizieranno gli incontri per la discussione dei Piani di Attività 2017, incontri in cui si dovrebbe affrontare tutta una discussione sulle problematiche dei ferrovieri: sicurezza sul lavoro, carenze di personale, di figure professionali, di mezzi d’opera, aspettative di trasferimento dei lavoratori, aumento delle prestazioni notturne in assenza di qualsiasi tutela della salute, arbitrio della dirigenza aziendale sull’impiego del personale e tanto altro, che i ferrovieri stessi, se gli fosse data la possibilità di esprimersi in assemblea, potrebbero suggerire.
Siamo sicuri che anche stavolta da quegli incontri, l’unico accordo che scaturirà sarà quello per la riduzione del riposo minimo giornaliero e dell’obbligatorietà delle prestazioni notturne straordinarie.
Unione Sindacale di Base Lavoro Privato Roma/Lazio ha già avviato la procedura di raffreddamento per l’indizione di uno sciopero qualora si verifichi la solita storia delle pessime decisioni sulla pelle dei lavoratori senza che siano state svolte sistematicamente le loro assemblee.
Invitiamo tutte/i le/i lavoratrici e lavoratori della DTP Roma a segnalare ai rappresentanti territoriali di USB le loro problematiche, e a sostenere lo sforzo che gli stessi componenti di USB della RSU 9 stanno facendo costantemente per indire le assemblee sugli impianti.
BASTA ACCORDACCI SULLA VITA DI CHI LAVORA,
AI FERROVIERI LA PAROLA SUL LORO PRESENTE E SUL LORO FUTURO