Marinai e piloti ai seggi, vaporetti a rischio...

24 maggio 2007 - La Nuova Venezia

Venezia -

In 130 faranno gli scrutinatori a Chioggia Fine settimana di passione per i trasporti Tra sabato e domenica la partita del Venezia il Palio e la Vogalonga In arrivo migliaia di turisti e tifosi

di Manuela Pivato

Venezia - I piloti e i marinai dei vaporetti vanno a fare gli scrutinatori ai seggi e l’Actv resta senza una bella fetta di dipendenti. Per tre giorni, da sabato a lunedì prossimi, saranno in circa centotrenta a togliersi la divisa azzurra e a prender posto negli uffici pubblici di Chioggia per le elezioni amministrative. La pesante defaillance che comporterà la soppressione di alcune linee coincide con un fine settimana pieno zeppo di avvenimenti: la delicaa partita del Venezia contro il Pisa sabato, il Palio delle Repubbliche marinare e la Vogalonga domenica, e ancora le solite migliaia di turisti, l’apertura delle spiagge e la corsa al mare. «Stiamo ancora facendo i conti di quante persone mancheranno - spiegano in azienda - poi ci regoleremo di conseguenza».

Le conseguenze della transumanza in massa dai battelli del centro storico alle urne chioggiotte non sarà indolore. L’azienda sta infatti chiedendo la disponibilità a rientrare in servizio ai dipendenti che erano in turno di riposo e, naturalmente, ha bloccato le ferie per il prossimo fine settimana.

Ma anche così facendo, sarà praticamente impossibile sostituire i centotrenta tra piloti e marinai i quali - esercitando peraltro un loro diritto - hanno fatto richiesta per fare gli scrutatori alle amministrative di Chioggia o sono stati chiamati a fare i rappresentanti di lista.

La prima conseguenza è che alcune corse sono destinate a saltare. Tra quelle maggiormente a rischio ci sono la 3 e la 4, ovvero quelle turistiche che fanno il Canal Grande e quello della Giudecca la mattina in un senso e il pomeriggio in quell’altro.

Qualche problema potrebbe presentarsi per le corse del 61 e 62 del lunedì. Forti dubbi anche sul mantenimento della linea 60.

Così, di fronte a un fine settimana che già non si presentava facilissimo per i trasporti, l’azienda sta cercando di correre ai ripari come può. Per far fronte all’emergenza salteranno giorni di riposo, saranno sacrificati permessi e si farà ampio impiego di straordinari. Non è la prima volta, non sarà l’ultima, anche se la coincidenza con il caleidoscopio di avvenimenti in laguna sta creando ulteriori difficoltà.

«E’ una questione culturale alla quale l’azienda non può opporsi perchè la legge autorizza gli autoferrotranvieri a chiedere di poter fare gli scrutatori - dice Giampietro Antonini di Rdb-Cub - però, certo, una cosa del genere penalizza anche gli altri colleghi. Già adesso stanno saltando le riunioni sindacali e i permessi, se poi aggiungiamo che l’azienda punta sullo straordinario c’è un aggravamento ulteriore della situazione».

Messa così, con centotrenta dipendenti da sostituire in tre giorni e per tre giorni, il presidente dell’Associazione capitani, Lorenzo Boscolo, si chiede se non sia il caso di arrivare a un contingentamento del numero di coloro che possono fare gli scrutinatori o i rappresentanti di lista in caso di elezioni. «Certo, è un diritto - spiega Boscolo - ma quando si eccede ecco che il diritto arriva a ledere gli altri diritti».