Modena, Seta non risponde ai lavoratori in sciopero e chiama la Digos
Oggi il servizio dei bus Seta si è bloccato per l'ennesimo sciopero dei tranvieri, di fronte ad una azienda sorda e arrogante che da mesi rifiuta ogni soluzione ed ogni confronto serio.
Una delegazione di lavoratori guidata dal sindacato USB è salita negli uffici della Direzione, chiedendo l'apertura di un confronto con il sindacato e con i lavoratori, scontrandosi ancora una volta con un atteggiamento ridicolo e inaccettabile da parte del direttore generale Roberto Badalotti: “Parlo solo con i dipendenti dell'azienda e non con i sindacalisti”.
Con questo linguaggio d'altri tempi il “mega-direttore galattico” di Seta si è esibito nei confronti delle decine di lavoratori presenti, rei forse di avere calpestato il sacro pavimento dell'atrio dei “suoi” uffici, negando ogni apertura alla discussione e facendo intervenire prima la sicurezza e poi la Digos per far allontanare i “disturbatori”.
A poco serve questo atteggiamento, quando dalla nostra parte c'è tutta la ragione di decine di scioperi, sostenuti dalla totalità dei lavoratori, con cui chiediamo un servizio efficiente, condizioni di lavoro decorose, sicurezza per noi e per l'utenza.
Al Comune di Modena ed alla Regione Emilia Romagna, soci pubblici di Seta SpA, chiediamo conto di una dirigenza che prima firma con la Regione accordi che la impegnano a corretti rapporti con le organizzazioni sindacali, poi si sceglie le controparti sindacali per siglare intese di comodo, esasperando i conflitti e provocando i lavoratori in sciopero, invitandoli a scioperare “che tanto a noi non interessa nulla” (cit. Badalotti).
La mobilitazione continuerà inevitabilmente, contro questi atteggiamenti da padroni delle ferriere e in difesa di un servizio che sembra interessare solo ai cittadini ed ai tranvieri.
Nel pomeriggio i tranvieri di Modena si sono riuniti in assemblea nel deposito di via delle Suore per decidere le prossime iniziative.
USB Lavoro Privato
Sebastiano Taumaturgo