Nuovo stallo nella mobilitazione dei ferrovieri della manutenzione di RFI: rinviato lo sciopero del 9 aprile
Non condividiamo affatto la decisione delle organizzazioni sindacali firmatarie di rinviare lo sciopero del 9 aprile sulla base di generiche, quanto decotte, dichiarazioni di intenti del management di RFI. L'ambito della manutenzione infrastrutture ferroviarie sta vivendo un'effettiva crisi dal punto di vista della tenuta di diritti e tutele per i lavoratori; una crisi generata da scelte organizzative improntate alla (ir)razionalità economica privatistica e che si ripercuote più immediatamente sulle loro condizioni di salute e sicurezza, in modo direttamente proporzionale all'erosione/elusione delle loro tutele contrattuali.
Abbiamo già detto che riteniamo negativi gli accordi sindacali (nazionali e territoriali) vigenti per il settore manutenzione infrastrutture di RFI; perché hanno favorito negli anni passati e continuano a favorire l'affermarsi e il consolidarsi di un sistema organizzativo basato sulla deregolazione dei nastri di prestazione giornaliera, degli orari di lavoro e dei riposi, sull'incremento incontrollato del lavoro notturno e straordinario, contro i quali è noto il carattere permanente della nostra iniziativa di mobilitazione e agitazione.
In questo senso abbiamo anche detto provvidenziale la decisione dei sindacati firmatari di proclamare finalmente uno sciopero unitario del settore, e di come riteniamo centrale l'obiettivo della compattezza nell'iniziativa sindacale; e ancora anche di come sarebbe auspicabile un'autocritica di quei sindacati, la revisione delle loro posizioni sui tavoli di contrattazione, e la ripresa effettiva della partecipazione assembleare dei lavoratori interessati alla costruzione di una posizione sindacale più avanzata e capace di mettere al centro gli obiettivi della piena occupazione e della rivendicazione di maggiori diritti contrattuali per tutti.
Sulla base della suesposta sintesi abbiamo preso atto del nuovo stallo della mobilitazione imposto dalle centrali sindacali firmatarie, e riformulato la nostra adesione allo sciopero nazionale rinviato al 17 maggio prossimo; allo stesso modo abbiamo rinviato alla stessa data anche lo sciopero indetto per la DTP Roma.
La nostra posizione è chiara: i ferrovieri della manutenzione infrastrutture di RFI devono alzare il livello della mobilitazione sui temi chiari e emergenti della crisi organizzativa del settore; a tutela degli interessi generali di tutti i lavoratori interessati e per il ripristino delle condizioni di base a garanzia della loro salute e sicurezza sul lavoro.
Con queste premesse seguiremo gli sviluppi della situazione confermando il nostro impegno per la partecipazione unitaria dei lavoratori, ma proseguendo nei preparativi delle prossime iniziative di sciopero, per le quali abbiamo riattivato le procedure di raffreddamento nazionali e territoriali: per assicurare l'agibilità degli strumenti di lotta dei ferrovieri del settore, svincolandoli da sempre possibili riproposizioni di vecchie e deleterie manovre di smobilitazione.
Invitiamo i ferrovieri delle varie DTP a contattarci per avviare le specifiche procedure di mobilitazione territoriale e per seguire le nostre proposte di alternativa sindacale sulla vertenza in atto nel settore manutenzione infrastrutture di RFI.
Unione Sindacale di Base - Lavoro Privato - Attività Ferroviarie